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PITTORI: Lombardo Pietro e Tullio

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

LOMBARDO PIETRO e TULLIO

1490-1495

Venezia, chiesa di santo Stefano

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

La bottega dei Lombardo Pietro (nato verso il 1430 e morto a Venezia nel 1515) e Tullio (nato nella seconda metà del '400 e morto a Venezia nel 1532), scalpellini di eccellente livello, partecipò alla costruzione del magnifico altare e coro nel presbiterio della chiesa di santo Stefano a Venezia. Iniziato da Vittore Gambello il coro venne portato a termine dai Lombardo e con loro il Rinascimento entra di prepotenza all'interno della chiesa di santo Stefano.

I Lombardo costituiscono una dinastia di straordinario valore nel mondo artistico veneziano. Purtroppo per quanto riguarda il capostipite Pietro e in particolare e sue origini, le informazioni sono piuttosto scarse e non permettono di ricostruirne le vicende. Secondo alcuni studiosi sarebbe di origine lombarda e figlio di Martino da Corona tagliapietra e il suo vero cognome sarebbe Solari. Secondo altri studiosi il Martino padre di Pietro sarebbe stato figlio di un Giovanni iscritto alla mariegola della Scuola di san Cristoforo. Agli inizi della carriera si sarebbe trasferito a Padova, dove, a contatto con Donatello, sarebbe entrato nel milieu culturale ricco di fermenti artistici che la città stava vivendo in quegli anni, dominati dalla figura di Andrea Mantegna.

Pietro e i figlio Antonio e Tullio hanno realizzato molte opere a Venezia, veri e propri capolavori conservati nelle chiese della città: in particolare nella chiesa di santa Maria dei Miracoli, i monumenti funerari dogali nella chiesa dei SS. Giovanni e Paolo, la facciata interna del cortile del Palazzo Ducale o quanto rimane del Coro di santo Stefano.

Alla loro attività va assegnata la statua di sant'Agostino, oltre a quella di santo Stefano, che si trova sulla trabeazione del presbiterio.

 

I frati eremitani agostiniani furono presenti a Venezia dal 1002 dapprima nell'isola di Santa Maria di Nazareth e in seguito a S. Anna di Castello. Dopo alcuni anni di presenza in queste zone ottennero dal Vescovo Quierini, nel 1294, di poter costruire una chiesa più grande dedicata a Santo Stefano. La sua costruzione fu avviata dagli agostiniani nel 1294, ma è stata profondamente modificata all'inizio del Quattrocento: fu completata il 13 ottobre 1443 e dedicata il 24 gennaio 1496. In occasione di questi interventi architettonici fu prolungato il presbiterio grazie a un ponte che, con un progetto unico nella città lagunare, oltrepassa un rio e sorregge l'abside. La facciata venne arricchita con un magnifico portale marmoreo, probabilmente opera di Bartolomeo Bon (1438-1442). Fu costruito anche il campanile, che oggi è uno dei "campanili pendenti" più alti di Venezia con i suoi 66 metri di altezza e un'inclinazione di 2 metri.