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PITTORI: Maestro di Rovato

Sant'Agostino Dottore della Chiesa a Rovato, Santuario della Madonna di S. Stefano

Sant'Agostino Dottore della Chiesa

 

 

MAESTRO DI ROVATO

1475-1499

Rovato, Santuario della Madonna di S. Stefano

 

Sant'Agostino Dottore della Chiesa

 

 

 

L'affresco ci presenta sant'Agostino assieme ai simboli dell'evangelista Giovanni. Si tratta di un accoppiamento abituale nella iconografia religiosa, che trae probabilmente origine dalle opere che Agostino produsse sul Vangelo scritto dal discepolo prediletto da Gesù.

L'affresco nasce all'interno del clima culturale ed artistico bresciano e va fatto risalire allo scorcio finale del Quattrocento, fra il 1475 e il 1499. Fu dipinto da un ignoto frescante su una volta del  Santuario della Madonna di S. Stefano a Rovato nel bresciano.

La chiesa di Santo Stefano è situata ai piedi del Monte Orfano. In origine era una diaconia per il soccorso dei viandanti. Fu eretta nel 700 d. C. quando i Longobardi occupavano il nord Italia. L'edificio era di piccole dimensioni, con una sola navata, identificabile oggi con la navata centrale. Santo Stefano sarà poi ampliata e modificata e per tale ragione troviamo un complesso ibrido nelle strutture architettoniche, dal paleocristiano al romanico, con influssi di gotico nella struttura, che nella forma attuale presenta tre navate. Da segnalare fra gli affreschi che si sono conservati "la Madonna con il Bambino Gesù" e il "Cristo Pantocratore".

Sull'altare, entro un trono marmoreo di stile neogotico, è racchiusa l'immagine della "Madonna con il Bambino Gesù", ritto in piedi sulle ginocchia della Madre, dipinta secondo i canoni giotteschi, che è diventata il simbolo della devozione mariana della chiesa di Santo Stefano, fin dai prodigi e dalla protezione attribuite all’immagine sacra in occasione delle violenze di Azzone Visconti nel 1326. Sul catino della cappella principale è raffigurato un Cristo Pantocratore seduto sull’arcobaleno, secondo l’iconografia bizantina, tra i simboli dei quattro evangelisti. A destra del catino è inserito un monte che richiama le forme del Monte Orfano, con la chiesa dell’Annunziata a mezza costa e San Michele in alto.

Agostino, qui raffigurato come Dottore della Chiesa, indossa i paramenti vescovili con tutti i suoi attributi: con la mano sinistra regge un libro aperto, mentre con la destra abbozza un segno di benedizione. Il santo è seduto su una specie di trono con baldacchino che si amalgama con l'ambiente del suo studiolo. Sulla sinistra si può notare l'immagine dell'aquila simbolo di Giovanni.