Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Quattrocento: Sano di Pietro

PITTORI: Sano di Pietro

Incoronazione di Maria Vergine, con i santi Francesco d'Assisi e Girolamo, Bernardino da Siena e Agostino, Annunciazione, Isaia e Geremia

Incoronazione di Maria Vergine, con i santi Francesco d'Assisi e Girolamo, Bernardino da Siena e Agostino,

Annunciazione, Isaia e Geremia

 

 

SANO DI PIETRO

1450-1460

Siena, Pinacoteca Nazionale

 

Incoronazione di Maria Vergine, con i santi Francesco d'Assisi e Girolamo, Bernardino da Siena e Agostino

 

 

 

Il trittico ha per soggetto l'Incoronazione di Maria Vergine da parte di Cristo. Assistono alla scena vari santi, fra cui distinguiamo, a sinistra, san Francesco d'Assisi e san Girolamo, e, a destra, san Bernardino da Siena e sant'Agostino. Nelle cimase il pittore ha raffigurato anche una Annunciazione con i profeti Isaia e Geremia. Realizzato, secondo la consuetudine del secolo, con la tecnica della tavola, il dipinto misura cm 197 in altezza e 236 cm in larghezza. Autore dell'opera è Sano di Pietro a cui viene attribuito dalla Bibliografia. Il trittico è stato realizzato fra il 1450 e il 1460. Attualmente l'opera è esposta a Siena alla Pinacoteca Nazionale. Agostino, raffigurato a destra, è inginocchiato di fronte alla Vergine con un libro aperto fra le mani. Nella mano destra il santo impugna una penna a simboleggiare la sua grande produzione letteraria a difesa della Chiesa. Sotto il piviale, si nota la nera tonaca dei monaci agostiniani. Anche questo particolare è un elemento simbolico voluto dagli agostiniani stessi per ribadire la loro diretta discendenza da Agostino come fondatore vero dell'Ordine.

L'evento dell'Incoronazione della Vergine è descritto come immediatamente successivo a quello dell'Assunzione in cielo, grazie a cui, secondo l'interpretazione di San Gerolamo, Maria viene condotta fino al trono di Dio. Questo soggetto solitamente costituisce la scena finale dei cicli dedicati alla Madonna, dopo la morte e l'ascesa al cielo. Come tema dotato di vita propria è apparso per la prima volta nell'arte gotica, dapprima scolpito sui portali delle cattedrali, poi dipinto sulle pale d'altare destinate a luoghi di culto posti sotto il patronato della Vergine. Solitamente la cerimonia è officiata da Cristo, che pone la corona in capo alla Madre seduta sullo stesso trono o inginocchiata davanti a lui. Frequenti sono tuttavia anche le immagini in cui solo il Padre Eterno incorona Maria o quelle che raffigurano il Padre Eterno e il Figlio uniti in Trinità con lo Spirito Santo.

La scena in genere avviene al cospetto della corte celeste ed è spesso affollata: il gruppo principale è di solito attorniato da angeli musicanti, santi, beati, martiri, patriarchi. I santi presenti in queste rappresentazioni assumono lo stesso ruolo e significato che hanno nelle sacre conversazioni.

 

 

Sano di Pietro

La sua prima opera datata risale al 1444 e si tratta del grande polittico con la «Madonna col Bambino», oggi conservato nella Pinacoteca Nazionale di Siena, e proveniente dalla Chiesa del Convento dei Gesuati di S. Girolamo nella stessa città. Provenienti dallo stesso polittico per i Gesuati sono alcune tavole con «Storie di S. Girolamo» oggi al Louvre di Parigi. Nel 1445-46 Sano portò a termine l'affresco con l'«Incoronazione della Vergine», iniziato da Domenico di Bartolo, nella Sala di Biccherna del Palazzo Pubblico di Siena. Del 1449 è la tavola con «Un miracolo di S. Biagio» nella Pinacoteca Nazionale di Siena, parte di un polittico eseguito per la Chiesa di S. Biagio a Scrofiano. Di poco posteriore al 1455 è la pregevole tavola con la «Madonna che raccomanda Siena al Papa Callisto III», proveniente dal Palazzo Pubblico e attualmente conservata nella Pinacoteca Nazionale di Siena. Nella medesima Pinacoteca si trovano anche molte altre validissime opere di Sano, tra cui alcuni polittici raffiguranti la «Madonna in Trono col Bambino e Santi». Eseguì numerosi lavori anche nel contado, tra i quali va ricordato un trittico nella Collegiata di S. Quirico d'Orcia. Durante il pontificato di Pio II, fu attivo nella Cattedrale di Pienza, dove lavorò insieme a tutti gli altri artisti senesi. Nei 1471 Sano eseguì poi, per la Badia a Isola, presso Monteriggioni, uno dei suoi più prestigiosi polittici. Non bisogna dimenticare la sua preziosa attività come miniatore. Egli dipinse molti codici e copertine di libri, conservati nei Museo di Pienza, nell'Archivio di Stato di Siena, dove celebri sono alcune sue tavolette di Biccherna, e altrove. La sua massima attività come miniatore si realizzò verso il 1471, allorché partecipò alla realizzazione degli splendidi corali della Libreria Piccolomini nel Duomo di Siena. Nell'ultimo periodo dell'attività pittorica di Sano, è ancora da segnalare il polittico dell'«Assunzione», del 1479, realizzato per la Chiesa di S. Petronilla a Siena, e oggi conservato nella Pinacoteca Nazionale.