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PITTORI: Santi Giovanni

Sant'Anna, la Madonna con Gesù Bambino, e i santi Agostino, Monica e Nicola da Tolentino

Sant'Anna, la Madonna con Gesù Bambino, e i santi Agostino, Monica e Nicola da Tolentino

 

 

SANTI GIOVANNI

1475-1494

Londra, Collezione Bellesi

 

Sant'Anna, la Madonna con Gesù Bambino, e i santi Agostino, Monica e Nicola da Tolentino

 

 

 

Il dipinto di Giovanni Santi ha per soggetto la figura di Sant'Anna, che, seduta in trono, tiene in braccio una giovanissima Madonna, che a sua volta regge in grembo Gesù Bambino: alla loro destra e sinistra notiamo le figure di sant'Agostino e di santa Monica. In basso a destra, in ginocchio, scopriamo un monaco, che quasi certamente è san Nicola da Tolentino o forse anche un monaco donatore. L'opera è stata realizzata con la tecnica dei teleri e misura cm 144 in altezza e 171.5 in larghezza. Il quadro è attualmente conservato a Londra nella collezione Bellesi.

Agostino è stato raffigurato come vescovo benedicente che regge con le mani una chiesa. Monica è vestita da suora e tiene nella mano sinistra un libro aperto, mentre con la destra regge un crocifisso.

 

 

Giovanni Santi

Conosciuto per essere stato il padre e il primo maestro di Raffaello, Giovanni Santi nacque a Colbordolo tra il 1440 e il 1445. Di lui dice Vasari: "Pittore non meno eccellente, ma sì bene uomo di buono ingegno, e atto a indirizzare i figli per quella buona via, che a lui, per mala fortuna sua, non era stata mostra nella sua gioventù."

I più recenti studi hanno rivalutato la figura e l'opera di questo artista al di là della fama raggiunta dal figlio Raffaello.

Giovanni Santi si trasferì a Urbino verso i dieci anni. La sua formazione culturale avviene a contatto con l'ambiente di una fra le corti più straordinarie del Rinascimento. Giovanni coltivò una forte personalità di umanista che è testimoniata da una Cronaca rimata che scrisse in onore del padre dello sposo, il duca Federico da Montefeltro, nel 1492 in occasione delle nozze del duca Guidobaldo ed Elisabetta Gonzaga. Il testo della cronaca ci rivela la sua acuta intelligenza e alcuni suoi giudizi sui pittori contemporanei che sono ancora validi. La sua vita presso la Corte urbinate ebbero una eccezionale importanza anche per suo figlio Raffaello, la cui formazione è legata all'ambiente culturale che caratterizza Urbino nella seconda metà del Quattrocento. Santi è senza dubbio il primo vero pittore urbinate dato che non se conoscono altri prima di lui di una certa importanza. Santi morì a Urbino nel 1494.