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PITTORI: Maestro olandese

Sant'Agostino trafitto dall'amore di Dio

Sant'Agostino trafitto dall'amore di Dio

 

 

MAESTRO OLANDESE

1450

Utrecht, Biblioteca Università, ms. 40 f. 2r

 

Sant'Agostino trafitto dall'amore di Dio

 

 

 

La miniatura di trova nel ms. 40 al foglio 2r conservato nella Biblioteca universitaria di Utrecht. Il manoscritto fa parte di un fondo di più di venti testi che contengono opere di Agostino e che provengono dal monastero dei Canonici Regolari di Utrecht di S. Maria e degli Apostoli. Il libro fu redatto nel 1450 dal Canonico Arnoldo Alberti nello scriptorium del convento, come è precisato nel colophon all'ultimo foglio del codice.

Nel foglio 2r compaiono le sole due iniziali miniate dell'intero manoscritto, tra cui quella nell'immagine.

L'altra miniatura si trova nella prima colonna dove un fiore impreziosisce il capolettera C(onfessionum mearum libri tredecim), inizio del passo delle Retractationes riguardante l'autobiografia di Agostino.

Quella in oggetto raffigura invece il santo in ginocchio all'interno sinistro del capolettera M(agnus es Domine), incipit delle Confessiones (1, 1, 1) mentre riceve ha una visione di Dio che gli appare nella parte destra del capolettera. Agostino indossa le vesti dei Canonici Regolari, committenti dell'opera e professanti la sua regola. Il suo pastorale è deposto a terra al suo fianco nella tipica posizione che significa un segno di umiltà. Alle sue spalle un angelo gli sta posando la mitra sul capo circondata dall'aureola della santità. Spicca sul suo petto in grandezza sovradimensionata, il cuore trafitto da frecce, che riporta ad un altro passo delle Confessioni: "sagittaveras tu cor nostrum caritate tua" (conf. 9, 2, 3).

Il cartiglio con le parole confiteor tibi quia .. (Ti lodo perché ...) sottolinea lo stato di estasi e il solitario colloquio con Dio, che appare nella parte destra della lettera, in un cielo stellato da dove dirompono raggi di luce. A corollario compaiono anche ulteriori oggetti che costituiscono i frequenti attributi del santo: leggio, fogli di pergamena, un piccolo raschietto, calamaio e penna. L'illustrazione ha un aspetto che la accosta allo stile del Maestro della Città di Dio, proveniente dallo stesso monastero, olandese, forse identificabile con il miniaturista olandese Antonis Rogiersz Uten Broec.