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PITTORI: Maestro di Vicolungo

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

MAESTRO DI VICOLUNGO

1450-1500

Vicolungo, Oratorio di S. Maria delle Grazie

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

In questa raffigurazione nell'oratorio di S. Maria delle Grazie a Vicolungo Agostino compare sulla volta a crociera con accanto un'aquila. Un'altra immagine del santo si trova anche nella cappella accanto in riquadro mentre legge un libro.

L'Oratorio, dedicato a Santa Maria delle Grazie, appartenne ai monaci Lateranensi che seguivano la regola agostiniana. I monaci abitavano nel loro convento attiguo alla chiesa. Indicata da un cartello segnaletico come edificio del XV-XVII secolo la chiesa si può raggiungere dopo un breve tratto di strada dal bivio per Landiona, di fronte alla Parrocchiale.

Un recente restauro ha interessato l'intero complesso: il muro è stato intonacato di bianco conferendo all'edificio un'aria dimessa. La navata e l'abside sono rimasti con i mattoni a vista: di fianco si alza un piccolo campanile senza campana.

L'interno dell'oratorio è diviso in due ambienti: anzitutto la chiesa vera e propria e quindi, sulla destra, un'aula detta "Oratorio dei Palazzi". Strutturata a navata unica, la chiesetta conserva dei soffitti a crociera riccamente affrescati. L'altare maggiore e l'abside ospitano gli affreschi più antichi quattrocenteschi. Superiormente, in una nicchia, si osserva il Cristo Pantocratore nella mandorla con a lato i simboli degli evangelisti. La volta a tutto sesto ospita riquadri con scene sulla vita della Madonna disposti su fasce, mentre l'intradosso dell'arco ospita i profeti. La fascia centrale dell'abside conserva una bella immagine di una Madonna in trono con Bambino circondata da vescovi e santi. Si tratta di affreschi tardivi di epoca cinquecentesca con influenze di G. Ferrari e del Bergognone. Molto belle le crociere del soffitto rappresentati nelle vele santi ed evangelisti racchiusi in motivi ornamentali, quasi delle nuvole dorate. A destra una piccola porta immette nell'oratorio dei Palazzi che si rivela ben presto come uno spettacolare ambiente quadrato ricchissimo di affreschi e stucchi seicenteschi, piccolo capolavoro dell'arte manieristica e barocca.

Nella raffigurazione di Vicolungo Agostino è rappresentato nello stereotipo classico di vescovo e Dottore della Chiesa, seduto ad una scrivania  in atto di leggere e scrivere. Un grande riquadro che forma una specie di cornice lo colloca naturalmente all'interno di uno spazio che si configura come il suo studiolo di lavoro. Il santo indossa l'abito vescovile e porta in testa la mitra.