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PITTORI: Willem Vrelant

Agostino con tutti i santi

Agostino con tutti i santi

 

 

VRELANT WILLEM

1454-1460

Bruxelles, Biblioteca reale

 

Agostino con tutti i santi

 

 

 

La miniatura è una delle 27 immagini che decorano il breviario ms. 9026, f. 485r che appartenne a Filippo III di Borgogna, detto il Buono (1419-1467). Quest'opera di Willem Vrelant databile al periodo 1454-1460 raffigura Tutti i santi. Questo Breviario di Filippo il Buono è conservato a Bruxelles, presso la Biblioteca Reale. Il codice, formato da 527 fogli, venne realizzato a Bruges, ed è costituito da due sezioni: una per l'inverno (ms. 9511) e l'altra per l'estate (ms. 9026). La miniatura riportata appartiene alla sezione estiva e raffigura un grande gruppo di santi, di cui si riconoscono in primo piano Gregorio Magno al centro con la tiara in testa e ai lati Francesco, Giovanni Battista, Antonio Abate, Lorenzo. Nella seconda fila, al fianco di un santo guerriero, compare Agostino, rappresentato come santo vescovo nei suoi paramenti episcopali. Agostino è facilmente riconoscibile poichè simbolicamente regge con la mano destra un grosso cuore. Con la sinistra si regge sul bastone pastorale. L'apparato decorativo del breviario è opera del fiammingo Willem Vrelant, che prima del 1454 si trasferì da Utrecht a Bruges, dove risiedeva Filippo il Buono. Nello stesso manoscritto al foglio 425r il duca di Borgogna compare in preghiera al fianco della consorte Isabella di Portogallo.

 

 

Willem Vrelant

Questo miniaturista del Quattrocento lo troviamo a Utrecht verso il 1449, dove probabilmente nacque intorno al 1410. In una sua miniatura che raffigura re David in preghiera si trova infatti la torre di Utrecht, una presenza che si riferisce alla provenienza dell'artista. Vrelant fu attivo sicuramente fino al 1481 quando abitava ancora a Bruges. Nel 1449 gli fu concessa la cittadinanza di Utrecht dove si registrò come Willem Backer van Vrederlant. Il cognome di Vrelant, di cui si servirà in seguito, lo assunse dal suo villaggio natale Vreeland. Probabilmente condusse il suo apprendistato con il Maestro di Caterina di Cleves, da cui fu fortemente influenzato. Verso il 1450 a Utrecht decorò gran parte del Libro delle Ore di Guglielmo de Montfort. Prima del 1454 si stabilì a Bruges e dall'anno 1454 fino alla sua morte nel 1481 fu membro della gilda degli artigiani del libro di Bruges, che si erano posti sotto la protezione di San Giovanni Evangelista. Vrelant ha lavorato anche presso la corte di Filippo il Buono. Il suo è uno stile molto forte che ricerca l'effetto decorativo, il gusto per la narrazione, dove i personaggi sono rigidi con pose stereotipate. E' considerato uno dei maggiori artisti del suo tempo. Nel corso della sua attività la sua bottega ha prodotto molti codici, fra cui sicuramente vanno ricordati un libro di Ore che ora si conserva a Baltimora (1455-1460), quello delle Ore di Isabella di Castiglia (1460 ca.), Le Cronache di Hainaut (1468) e miniature singole nel libro delle Ore di Maria di Borgogna (1480 ca.).

Carlo il Grasso pagò un certo Guillaume Wyelant nel 1468, ma questo è probabilmente un errore e in realtà intendeva Vrelant. Il testo di questo ordine di pagamento superstite recita come segue: "A Guillaume Wyelant (Vrelant), aussi Merryumineur, pour lystoires de pluseurs couleurs, qu'il a faictes o the second volume of Ystoires des nobles princes de Haynnau, au pris de xxiiij s. chascune ystoire, l'une parmi l'autre, font lxxij livres. Et pour avoir fait relyer et fermer ledit livre, et pour X gros cloux de letton de fondue, et pour petits cloux, non lesdits grans cloux sont attachiez sur ledit livre; pour tout ensemble: iiij livres vj s."

Caratteristica dello stile di Vrelant è la sua predilezione per costruzioni architettoniche sconnesse e goffe. I suoi personaggi sono poco dinamici con facce simpatiche ma non personalizzate e spesso inespressive. Il blu predomina sulla sua tavolozza piuttosto limitata. L'artista ama un ricco decoro di bordo con drôleries. Nonostante la natura sofisticata di gran parte del suo lavoro, alcuni dei suoi libri di Ore si distinguono per il design raffinato e l'innovazione iconografica. Molti di quei libri di ore erano destinati a paesi stranieri, tra cui Inghilterra e Catalogna.