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PITTORI: Aglio Domenico

Il monaco agostiniano spagnolo san Giovanni da Sahagun

Il monaco agostiniano spagnolo san Giovanni da Sahagun

 

 

AGLIO DOMENICO

1694

Pinzolo, chiesa S. Lorenzo

 

Agostino cardioforo vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Questa statua dalle dimensioni di cm 89x35 appartiene all'altare maggiore della chiesa di san Lorenzo a Pinzolo.

L'altare maggiore è senz'altro l'opera più pregevole presente nella chiesa e venne acquistato dalla chiesa di S. Eufemia di Verona. Ricomposto nei suoi elementi venne consacrato nel 1837 dal Principe-Vescovo di Trento, il Beato Nepomuceno de Tschiderer.

L'altare originario è datato 1694 ed è attribuito a Giovan Battista Ranghieri e si ispira probabilmente a un disegno del grande architetto Guarino Guarini. per la sua realizzazione sono stati utilizzati marmi di vari colori, accostati con sapiente armonia, in accordo al gusto barocco dell'epoca in cui fu realizzato. Il vivace disegno sfrutta una felice combinazione di marmi gialli, rossi, grigi, bianchi e neri.

La nicchia centrale ospita un dipinto ad olio su pietra nera, che raffigura l'apparizione di Gesù Risorto a Maria Maddalena. Nelle nicchie laterali dell'edicola spiccano quattro statue di santi dell'Ordine Agostiniano, di ottima fattura, in marmo di Carrara. Si tratta dei santi Nicola da Tolentino, Agostino, Tommaso da Villanova e Giovanni da Sahagun o da S. Facondo. Tutte queste statue assieme ai bassorilievi della cuspide sono attribuite a Domenico Aglio detto il Gobbo, uno dei collaboratori di Ranghieri.

Dodici colonnette di marmo rosso e delicati capitelli e cornici di marmo bianco assicurano una elegante snellezza all'edicola che si eleva con una terza nicchia sormontata da un'elegante cuspide con il globo e la croce.

Agostino è raffigurato da vescovo, con la mitra intesta e un cuore ardente nella mano destra. Il suo volto ha una espressione arcigna, con lo sguardo rivolto altrove rispetto all'osservatore. Indossa un piviale ben curato e ricco di spunti grafici.

 

La chiesa arcipretale di Pinzolo sorge sul luogo dove si trovava una cappella dedicata a san Lorenzo. L'edificio si presenta a navata unica, in stile barocco.

Venne costruita fra il 1765 e il 1771 dai maestri muratori fratelli Comitati. La facciata, decorata nel 1777, è movimentata dal grande portale, affiancato nel 1903 da due medaglioni marmorei dedicati a due illustri personaggi originari di Pinzolo: l'arcivescovo francescano Antonio Maturi (1686-1751) e il missionario gesuita Angelo Maffei (1844-1899).

 

 

Aglio Domenico

Soprannominato il Gobbo, Domenico Aglio nacque a Vicenza e si applicò alla scultura nella scuola di Orazio e Angelo Marinali da Bassano. Ben presto si trasferì a Verona, tanto che nel 1718 Dal Pozzo lo ricorda "da molti e molti anni in Verona con moglie e figliuoli".

Nella città scaligera sono conservate sue opere quali un Crocifisso in marmo, con due figure laterali, nell'oratorio di S. Maria della Disciplina; la statua del cardinale Enrico Noris e quella di Onofrio Panvinio. Queste si trovavano in origine nel convento degli agostiniani di Sant'Eufemia, mentre oggi sono esposte sugli archi esterni del palazzo del Comune in piazza dei Signori e del palazzo dei Tribunali. Sempre a Verona sua è la tomba col busto dello stesso cardinale Noris nel Duomo cittadino; l'Assunta tra un gruppo d'angeli sull'altare maggiore della chiesa di S. Maria in Organo; la statua di S. Stefano sull'altare maggiore della chiesa di S. Stefano e l'Addolorata sull'altare maggiore della chiesa dei SS. Siro e Libera.