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PITTORI: Gaspar de Crayer

Sant'Agostino

Sant'Agostino

 

 

GASPAR DE CRAYER

1620-1650

Colonia, Wallraf Richartz Museum

 

Sant'Agostino

 

 

 

Il disegno di Crayer raffigura la testa di sant'Agostino ed è conservato a Colonia, presso il Wallraf Richartz Museum.

Il volto di Agostino, vescovo di Ippona, ha una forte espressività, che ricorda lo spirito estatico di una analoga pittura di Botticelli. L'aspetto del santo evidenzia una persona anziana, matura negli anni, con una folta barba che gli assicura una straordinaria dignità.

S. Agostino fu il più grande filosofo della patristica. Egli nacque a Tagaste, in Africa, nel 354, da Patrizio pagano, che si convertì al Cristianesimo su letto di morte, e da Monica cristiana, poi santificata dalla chiesa. Studiò retorica a Madaura e a Cartagine, e insegnò la medesima disciplina a Roma e Milano. Temperamento profondamente passionale, condusse una giovinezza piuttosto dissipata; ma poi, dopo laboriose peripezie di pensiero e di cuore, che si possono distinguere in quattro tappe (lettura dell'Ortensio di Cicerone, contenente un'appassionata apostrofe alla filosofia, il Manicheismo , lo Scetticismo accademico e il Neoplatonismo), fu commosso dalle prediche di S. Ambrogio a Milano, e, ritiratosi a Cassago in Brianza, si convertì al Cristianesimo (386).

Ritornato a Tagaste, fu creato prete, e quindi vescovo di Ipponia; come tale badò a difendere l'unità della dottrina e della Chiesa cristiana contro le eresie dei pelagiani e dei donatisti, tanto che nel primo trentennio del secolo V tutto il mondo cristiano d'Occidente sembra far capo a lui come centro di irradiazione delle idee ortodosse. Morì nel 430, mentre Genserico, a capo di un esercito di Vandali, dopo aver invaso la Numidia, poneva l'assedio a Ippona.

 

 

Gaspard de Crayer

Gaspard de Crayer è stato un pittore barocco fiammingo, nato ad Anversa nel 1584 e morto a Gand nel 1669. Fu un allievo di Raphael van Coxcie, ma ben presto superò il maestro tanto da venir nominato pittore di corte dei Paesi Bassi a Bruxelles. Gli venne assegnata una pensione considerevole e iniziò a lavorare nelle chiese e nelle strutture pubbliche di quella città. Si trasferì in seguito a Gand, dove produsse notevoli e importanti opere assai celebrate dai suoi contemporanei.

Della sua opera "il centurione e Cristo", dipinta per il refettorio della Abbazia di Afflinghem, Rubens disse: "Crayer, nessuno lo sorpasserà". Era uno dei pittori fiamminghi più eminenti e, quantunque non molto creativo, era un disegnatore perfetto e possedeva una eccellente cromia. Le sue composizioni sono semplici, corrette, dal colore libero e fresco, paragonabili soltanto a quelle di Van Dyck.

In molte sue opere importanti ha impiegato gli aiuti De Vadder ed Achtschellinck, soprattutto per colorare gli sfondi i paesaggi.

Per sé solitamente riservava la composizione e le figure. Il suo lavoro più famoso è "la morte della Vergine" che è conservato a Madrid, mentre il suo ritratto più noto è quello dell'infante cardinale Ferdinando, il fratello del re della Spagna, sopra a un cavallo.

Ci sono altre sue pitture a Bruxelles, tre a Gand, una ad Anversa ed varie a Amsterdam, Monaco di Baviera, Nancy, a san Pietroburgo, Rotterdam e a Parigi. Crayer fu ritratto da Van Dyck, la cui opera fu ripresa in una incisione da Pontius.