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PITTORI: Maestro veneto

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

MAESTRO VENETO

1613-1640

Ferrara, chiesa di San Carlo

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

La statua è conservata in una nicchia della chiesa ferrarese di san Carlo Borromeo. L'opera di autore sconosciuto, va collocata nell'ambito culturale ed artistico veneto.  Alta ben 325 cm la statua risale all'epoca della costruzione della chiesa ed è databile fra il 1613 e il 1640. Eseguita in stucco dipinto l'opera raffigura sant'Agostino in abiti episcopali con la mitra in testa, la stola e un elegante piviale. Con la mano destra il santo regge un lungo ed affusolato bastone pastorale in legno, con riccio finemente intagliato a volute vegetali. Il suo volto è leggermente girato verso sinistra, con uno sguardo che si rivolge lontano. Una folta barba inonda le gote e scende fin sul petto.

L'opera appartiene a una serie di quattro statue di notevole grandezza che raffigurano i quattro Dottori della chiesa cattolica. Tutte sono inserite all'interno di nicchie a conchiglia della navata, in stile rinascimentale. Citate costantemente come anonime dalle fonti antiche, studi recenti hanno ricondotto la loro esecuzione ad uno scultore veneto attivo all'inizio del Seicento. Per le loro dimensioni costituiscono un unicum nel panorama della scultura ecclesiastica ferrarese.

 

 

La chiesa di San Carlo Borromeo, oggi, di proprietà dell'Azienda USL di Ferrara, è stata danneggiata dal terremoto del 2012. Questa è l'unica chiesa completamente barocca della città e venne progettata dall'architetto Giovan Battista Aleotti detto l'Argenta in sostituzione di un oratorio dedicato ai santi Filippo e Giacomo. La sua edificazione risale al periodo fra il 1612 e il 1623.

L'imponente facciata presenta due colonne composite e in quattro nicchie sono ospitate le statue marmoree di san Carlo Borromeo, sant'Antonio da Padova, sant'Ambrogio e sant'Agostino.Tutte queste statue sono attribuite allo scultore veneto Angelo De Putti che le realizzò verso il 1725. Il portale ha un timpano di forma spezzata. L'interno della chiesa si presenta con una singolare pianta ovale e decorazioni di tipo illusionistici. La volta è affrescata con dipinti di Giuseppe Menegatti, mentre al centro si propone la scena con la Vergine in Gloria fra i santi Maurelio e Carlo Borromeo dipinta da Giuseppe Avanzi nel 1674. Proprio sopra la porta d'ingresso in una lunetta si scopre un dipinto di Antonio Bonfanti detto il Torricella, pittore attivo a Ferrara, che raffigura il celebre attentato perpetrato dagli Umiliati contro san Carlo Borromeo. Il dipinto fu realizzato fra il 1630 e il 1635 sull'esempio di due disegni sullo stesso soggetto realizzati dal Guercino, di cui Torricella fu collaboratore. Il complesso religioso comprende anche un chiostro quattrocentesco antecedente la chiesa, che apparteneva al convento dei frati armeni di San Basilio.