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PITTORI: Lorenzo Foschi

Madonna con il Bambino e i santi Agostino, Monica e Nicola da Tolentino

Madonna con il Bambino e i santi Monica,

Agostino e Nicola da Tolentino

 

 

LORENZO FOSCHI

1641

Grottazzolina, teatro parrocchiale

 

Madonna con il Bambino e i santi Agostino, Monica e Nicola da Tolentino

 

 

 

 

La pala fu dipinta da Lorenzo Foschi parente forse di Pierfrancesco, che dipinse nel 1544-1546 a Firenze, nella chiesa di Santo Spirito, cappella Torrigiani, una Disputa sulla Immacolata Concezione con un bel sant'Agostino. Il dipinto è conservato nel teatrino parrocchiale di Grottazzolina e raffigura la Vergine in apoteosi sopra una nuvola con in braccio il Bambino. Attorniati da un nugolo di angeli guardano con dolcezza i tre santi Agostino, Monica e Nicola che volgono il loro sguardo verso l'alto. Agostino è vestito da vescovo, ha una folta barba, il viso giovanile e con le due mani regge il pastorale e un libro aperto. Monica tiene con la sinistra il crocifisso e con la destra la cintura: indossa l'abito delle monache agostiniane. Vestito da frate è san Nicola da Tolentino che con la destra alza un fiore di giglio. La scena è ambientata in un paesaggio classico ma semplice.

 

L'episodio riprende le parole di Isaia Et erit Iustitia cingolum lomborum eius et Fides cingolum renum eius, che formano il riferimento teologico del culto della cintura, soprattutto in ambito agostiniano. Il culto mariano ha origini piuttosto antiche: già sant'Ambrogio nel IV sec. promosse un grande sviluppo della marianologia soprattutto in relazione alla Verginità della Madonna. L'eredità teologica mariana ambrosiana fu raccolta da Agostino e dai movimenti religiosi che a lui si ispirarono nei secoli successivi. Il culto mariano costituì un elemento unificante e di resistenza per occidentali e bizantini durante le fasi di espansione araba.

Sarà nel corso del VII secolo che i Franchi assumeranno su di sé questa missione riportandola ad esperienze puramente occidentali, grazie all'aiuto dei missionari delle isole britanniche e dell'Irlanda. Nei secoli precedenti era stato l'accordo tra Longobardi e Roma e diffonderne il culto in ogni città. Dal V secolo la Chiesa di Costantinopoli influì notevolmente sul culto mariano in Lombardia, soprattutto attraverso i monaci che hanno lasciato numerose testimonianze. All'epoca di san Carlo, dal 1560 al 1584, furono promosse nelle diverse parrocchie le istituzioni delle Confraternite del SS. Sacramento in collegamento a quelle già esistenti di ispirazione mariana.

Fra queste era particolarmente attiva la Confraternita della Madonna della Cintura o Confraternitas Cinturatorum. Proprio per l'influsso degli agostiniani, largamente presenti nel XVI secolo a Milano, tale confraternita prese il nome di Arciconfraternita dei Cinturati di S. Agostino e santa Monica sotto l'invocazione di Nostra Signora della Consolazione, ricordando così nella denominazione il fondatore del culto e sua madre. La prima grande festa in onore della Madonna della Cintura si tenne la prima domenica d'Avvento del 1575 in Roma con la partecipazione del papa, di cardinali e di una numerosa popolazione. Per secoli si continuò a celebrare questa festa la prima domenica di Avvento.

Papa Clemente X, con il breve Ex iniucto nobis del 27 marzo 1675, fissò la festa il giorno successivo a quello di S. Agostino. Nel 1700 è nota l'esistenza di confraternite della Madonna della Cintura in tutta Italia, in altre nazioni, nonché a Tagaste.