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PITTORI: Francisco Herrera il Vecchio

San Basilio ispira i fondatori degli ordini occidentali

San Basilio ispira i fondatori degli ordini occidentali

 

 

FRANCISCO HERRERA IL VECCHIO

1638

Parigi, Museo del Louvre

 

San Basilio e i Dottori della Chiesa

 

 

 

Questa bella tela di Herrera il Vecchio mostra in primo piano la figura di san Basilio. Ispirato dallo Spirito Santo, che gli appare sotto forma di colomba, sopra la testa mitrata, san Basilio, padre della Chiesa d'Oriente, è in atto di scrivere le sue regole monastiche. Con la penna nella mano destra e un libro aperto sulle ginocchia, dove scrivere, il santo è circondato da altri religiosi che hanno fondato i principali ordini monastici della Chiesa cattolica, tra cui si possono riconoscere sant'Agostino (a sinistra), san Benedetto e san Francesco d'Assisi.

Tutti questi personaggi rivolgono il loro sguardo verso san Basilio quasi a dimostrare la preminenza del suo ordine e delle sue regole rispetto a quello che loro stessi hanno poi introdotto.

L'opera ha una forte potenza naturalistica e costituisce uno dei capolavori di Francisco Herrera il Vecchio, che fu attivo a Siviglia durante l'epoca d'oro spagnola.

Nella sua interpretazione san Basilio (330-379) è seduto al centro del dipinto e indossa un abito da monaco, coperto con il pallio bianco con croci nere tipiche della Chiesa cristiana orientale. Questo particolare sottolinea che Basilio è uno dei Padri della Chiesa d'Oriente, mentre la mitra vescovile che porta in testa, simboleggia la sua dignità di vescovo di Cesarea.

Grazie alla ispirazione che gli assicura lo Spirito Santo, simboleggiato dalla colomba sopra la sua testa, Basilio scrive le sue regole monastiche attorno all'anno 360. Basilio è circondato dai grandi fondatori di ordini monastici occidentali, che hanno in qualche modo risentito della sua influenza. Alcuni lo osservano intensamente con in mano una penna o un libro.

Vestito da vescovo, Agostino, che ha fondato le comunità monastiche in Nord Africa, è in piedi a sinistra di san Basilio. Distinguiamo ancora san Benedetto da Norcia sulla destra del quadro. Dietro la linea di questi tre santi Herrera ha dipinto, da sinistra a destra, san Francesco d'Assisi, san Bernardo, san Domenico, e san Berthold, che ha portato i Carmelitani in Europa. In primo piano riconosciamo san Pietro Nolasco e san Giovanni de Matha.

L'opera risale al 1638, quando gli ecclesiastici della chiesa collegiata di san Basilio a Siviglia commissionarono ad Herrera il Vecchio questo quadro, che apparteneva a una pala d'altare con altre nove riquadri. Il tema trattato da Hererra è piuttosto raro nella iconografia, anche se nel 1597, Papa Clemente VIII ha ricordato la preminenza dell'ordine di san Basilio rispetto agli altri.

Herrera è stato uno degli artisti più importanti di Siviglia del primo Seicento e fu chiamato a decorare molte chiese e monasteri della città, tra cui la chiesa collegiata francescana di san Bonaventura, assieme a Francisco de Zurbarán. Il lavoro di Herrera riflette il suo vivace temperamento. L'opera esprime efficacemente le cifre artistiche di Herrera caratterizzate da un forte realismo. I monaci hanno facce dai volti penetrante e dagli occhi espressivi. Il modellato è netto e la pennellata ampia e vigorosa.

 

Francisco Herrera il Vecchio

Nato a Siviglia verso il 1576, questo pittore è considerato il fondatore della Scuola di Siviglia. Tra i suoi migliori dipinti si ricordano Il Giudizio Universale e la Sacra Famiglia, che sono conservati in chiese di Siviglia.

La sua tecnica evidenzia sicurezza nell'esecuzione. Francisco Herrera è noto con il soprannome de "il vecchio" per poterlo distinguere dal figlio, a sua volta celebre pittore. Tra gli allievi più famosi di Herrera scopriamo Ignacio de Iriarte e il giovane Diego Velázquez. Herrera morì a Madrid verso il 1656.