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PITTORI: Maestro Juli

Sant'Agostino cardioforo nel suo studio

Sant'Agostino cardioforo nel suo studio

 

 

MAESTRO JULI

1680

Città del Messico, Collezione Lago Rodrigo Rivero

 

Sant'Agostino cardioforo nel suo studio

 

 

 

Questo straordinario quadro di arte neocoloniale spagnola seicentesca è opera di un ignoto artista definito come Maestro Juli. Realizzata verso il 1680 l'opera che raffigura sant'Agostino è stata realizzata a olio su lastra di rame goffrato. Attualmente è conservato nella Collezione Lago Rodrigo Rivero a Città del Messico.

Entro una cornice piuttosto elaborata con motivi geometrici, floreali e la presenza di angioletti, si sviluppa il tema centrale che propone una immagine di Agostino seduto al suo scrittoio nel proprio studio. Il santo porta in testa una elegante e preziosa mitra in piena sintonia con l'abito assai curato. La mantellina copra il saio nero dei monaci agostiniani, che tuttavia è tutto tessuto con motivi floreali su sfondo nero. Anche la cintura di cuoio cinta ai fianchi è ingentilita da una graziosa lavorazione. Agostino è seduto su una grande cattedra con la braccia aperte: nella mano sinistra regge un grande cuore fiammante, simbolo del suo ardente amore. Sul tavolino, coperto da una tovaglia rossa, sono deposti un libro aperto ed uno chiuso, assieme ad un calamaio in cui è immersa una penna. Sullo sfondo appare il bastone pastorale. Ai peidi del santo sono accatastati alla rinfusa dei libri di vario aspetto con un cappello nero. Alle sue spalle si trova un notevole leggio con sopra un gran libro aperto. Nel cielo azzurro di sfondo si notano diverse nuvole a movimentare gli spazi e dei raggi di sole stilizzati che introduco alla divinità.

Il volto di Agostino ha un aspetto ancora decisamente giovanile con una folta barba che gli copre il mento. Lo sguardo, vivo e penetrante, è rivolto verso il libro sul leggio, dove addensano i raggi luminosi scatenati dalla divinità.

 

Nel libro nono delle Confessioni Agostino si esprime con queste parole: sagittaveras tu cor meum charitate tua, hai ferito il mio cuore - ricorda Agostino - con il tuo amore. Esse esprimono in forma poetica il grande amore che Agostino aveva per Dio. Un amore così grande da essere rappresentato simbolicamente con un cuore fiammante trafitto da una freccia. Questo tipo di rappresentazione godrà di grandissima fortuna iconografica dal 1600 in poi, tanto da essere un punto fermo nel logo che lo stesso Ordine Agostiniano adotterà per il suo Stemma Ufficiale. Il cuore è l'elemento caratteristico di questo tema iconografico: Agostino lo tiene in mano, talvolta è attraversato da una freccia, o anche viene offerto al Signore.