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PITTORI: Pedro de Mena

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

PEDRO DE MENA

1658-1662

Malaga, cattedrale dell'Incarnazione, Coro

 

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Questa statua in legno che raffigura sant'Agostino si trova nel Coro della cattedrale dell'Incarnazione di Málaga, uno dei più importanti monumenti rinascimentali dell'Andalusia. La cattedrale nel 1855 è stata insignita del titolo di basilica minore.

Degno di nota è il gigantesco coro, costruito dal 1595 al 1632 da Vergara il Giovane e Díaz de Palacios, con stalli in legni pregiati, quali mogano, cedro e granadillo, che vennero portati appositamente dalle Americhe. Furono scolpiti da Luiz Ortiz e José Micael e ornati da 40 statue di santi realizzati di Pedro de Mena. Pregevole è pure il deambulatorio, che è fiancheggiato da quattro cappelle, delle quali la prima, quella della Virgen de los Reyes, contiene un retablo di epoca barocca e le statue oranti dei Re Cattolici.

Lo stile della scultura mostra quale sia stata l'abilità di Pedro de Mena, la cui sensibilità artistica si è parecchio evoluta nel corso della sua vita. All'inizio della sua carriera artistica, le sculture di Pedro de Mena tendevano a seguire molto da vicino lo stile del padre. Dopo aver lavorato nella stessa bottega con Alonso Cano per molti anni, Pedro de Mena ha acquisito lo stile di Cano. Ciò è particolarmente evidente nel modo in cui Pedro de Mena ha iniziato a scolpire donne con colli più lunghi e bocche più piccole, proprio come Cano. dopo essersi stabilito a Malaga, Pedro de Mena iniziò a incorporare elementi più naturali e realistici nel suo lavoro e fu proprio in questa città che sviluppò anche le sue abilità nell'intaglio del legno e nella policromia.

 

La cattedrale di Malaga sorge sul luogo di un'antica moschea. La sua costruzione fu avviata nel 1528 su progetto degli architetti spagnoli Pedro López, Diego de Siloé e Diego de Vergara, ma venne inaugurata solo nel 1588 a motivo di difficoltà economiche e di un terremoto che nel 1680 la danneggiò gravemente. La costruzione fu ripresa nel 1719 e interrotta nuovamente nel 1783, lasciando da quel momento il progetto incompiuto. Delle due torri campanarie ai lati della facciata solamente una, quella settentrionale, è stata completata e misura 84 metri di altezza. Questa condizione conferisce alla Cattedrale di Malaga il soprannome di "La Manquita". L'interno della cattedrale è diviso in tre navate ai cui lati si aprono numerose cappelle.

Nella sua struttura si combinano diversi stili architettonici che sono debitori all'epoca di costruzione. Il piano è di tipo gotico, l'alzato è rinascimentale, mentre la facciata principale e la decorazione dei suoi soffitti sono in stile barocco.

 

 

Pedro de Mena

Nacque a Granada e apprese l'arte dello scolpire da suo padre Alonso de Mena e da Alonzo Cano. Suo padre morì nel 1646 anno in cui assume la direzione della bottega di famiglia. I suoi primi notevoli lavori furono eseguiti per il convento di sant'Antonio Granada, dove produsse le statue di san Giuseppe, sant'Antonio da Padova, san Diego, san Pedro Mentara, san Francesco e santa Chiara. Nel 1647 Pedro de Mena sposò sua moglie, Catalina de Vitoria y Urquízar, che all'epoca aveva solo tredici anni. Prima di trasferirsi a Malaga nacquero sei figli, di cui tre sopravvissero. Mena rimase a Granada fino a quando fu chiamato dal vescovo di Malaga, Diego Martínez de Zarzosa, per completare gli stalli del coro nella Cattedrale dell'Incarnazione. Nel 1658 firmò il contratto e questo lavoro lo occupò per quattro anni. Dopo essere arrivati a Malaga, Mena ebbe altri otto figli di cui solo due riuscirono a raggiungere l'età adulta.

Pedro de Mena era uno scultore  estremamente religioso e si è prodigato duramente per diventare membro dell'Inquisizione, di cui diventerà membro nel 1678.

Tra le sue opere vanno principalmente ricordate le statue della Madonna, del bambino e di San Giuseppe a Madrid, le figure policromatiche nella chiesa di San Isodoro, la Maddalena nella chiesa di San Martino, la crocifissione nella Nuestra Señora de Gracia tutte a Madrid. Una statuetta di San Francesco d'Assisi si conserva a Toledo e un san Giuseppe nella chiesa di San Nicola a Murcia. Tra il 1673 e il 1679 Mena lavorò a Córdoba e intorno al 1680 si trovava a Granada, dove eseguì una Madonna a mezzo busto e un bambino seduto per la chiesa di San Domenico.

Nel 1679 Pedro de Mena si ammalò gravemente di peste ma riuscì a sopravvivere. In tali circostanze decise di lasciare che il suo discepolo, Miguel Félix de Zayas, dirigesse il suo laboratorio. La malattia lasciò gravi postumi per cui passò il resto della sua vita a dare una mano in bottega producendo solo disegni e schizzi. Morì nel 1688 e fu sepolto, come aveva richiesto, nel convento Císter di Malaga, città dove trascorse la maggior parte della sua vita.

Mena e José Mora possono essere considerati gli episogin di Juan Martínez Montañés e Cano, tuttavia per la abilità tecnica e la forza espressiva le sue statue sono insuperate nella scultura della Spagna.