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PITTORI: Maestro di Mondovì

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

MAESTRO DI MONDOVI'

1640-1660

Mondovì, chiesa di sant'Agostino

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Nella chiesa di sant'Agostino a Mondovì si trova questo bel quadro che presenta una immagine di sant'Agostino. Il pittore ha strutturato la scena in modo che la figurazione venga portata a esaltare un aspetto del pensiero di Agostino e precisamente il suo platonismo teologico. Il santo è raffigurato a mezzo busto con lo sguardo fisso verso l'eventuale osservatore. Il suo viso esprime autorevolezza: l'espressione è di una persona ormai matura. Una folta barba biancastra gli scende sul petto e si differenzia nel colore dai capelli che si presentano invece ancora ben scuri. Il braccio destro appoggia la mano sul petto, mentre con la sinistra impugna il bastone pastorale.

Il braccio sinistro si appoggia ad un grosso libro chiuso. Il rosso della veste e del mantello contrasta abilmente con il nero dello sfondo e conferisce un notevole risalto alla luminosità del viso.

 

La chiesa di sant'Agostino a Mondovì in Pianvalle ha la struttura della facciata di tipo neoclassico con un ampio rosone centrale. Tre entrate annunciano l'interno a tre navate.

La sua origine è antichissima, poiché l'originario edificio religioso risale al secolo XI. Precisamente è l'evoluzione

di una Chiesa dedicata a San Bernulfo o San Arnolfo, vescovo di Asti martirizzato nelle zone del Monregalese.

Questa chiesa sorgeva presso i mulini del torrente Ellero, nella regione detta "Pian della Valle" o "Bredulo" e dipendeva dall'Arciprete della Cattedrale di San Domato. Nel 1548 venne ceduta dall'Arciprete ai padri Agostiniani della Congregazione di Genova, perché vi trasferissero il loro Convento e la loro Chiesa, demoliti di recente in Mondovì Piazza, presso la Porta di Vico, per far luogo alle nuove fortificazioni della Città. Siccome la chiesa era caduta quasi in rovina, già durante il secolo XV aveva perso le sue prerogative parrocchiali che nel 1548 furono definitivamente trasferite alla vicina chiesa succursale di Santa Maria, costruita sempre a Piandellavalle attorno al 1400. L'antica Parrocchia restò nella nuova sede fino al 1944.

I Padri Agostiniani, demolita l'antica Chiesa di S. Bernolfo, nel 1592 la sostituirono con un'altra, che dedicarono a San Agostino. La officiarono fino al 1803, quando furono soppressi delle leggi napoleoniche. Passata la Chiesa in proprietà privata non perse il suo carattere sacro tanto da venire officiata sino al 1915.

A questa data fu sconsacrata e ridotta a magazzino.