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PITTORI: Maestro di Morelia

Agostino cardioforo

Agostino cardioforo

 

 

MAESTRO DI MORELIA

1650-1670

Morelia, chiesa di sant'Agostino

 

Agostino cardioforo

 

 

 

La statua di sant'Agostino che ritroviamo nella chiesa del convento agostiniano di Morelia, ci offre una immagine iconografica consolidata. Il santo indossa gli abiti pontificali, ma sotto si nota immediatamente la tunica nera dei monaci agostiniani. Questa costante nella iconografia del santo aveva, nell'ambito dell'Ordine agostiniano, lo scopo di riaffermare continuamente che Agostino era stato il vero fondatore dell'Ordine.

il santo impugna nella mano destra il bastone pastorale, mentre nella sinistra regge un cuore fiammante, tipico simbolo agostiniano in età barocca.

In testa Agostino porta una elegante mitra. Il suo volto ha un aspetto di persona matura ma ancora giovanile nello spirito con una folta e riccioluta barba nera che gli scende dal mento fin sul petto.

La statua è conservata all'interno di una nicchia nella chiesa di sant'Agostino collegata all'omonimo convento.

L'edificio conventuale di Morelia risale al XVI secolo ed è oggi adibito a Museo. Sebbene sia assai ricca di dipinti, reliquie, ornamenti e santi, la struttura mantiene una sobrietà elegante nelle sue forme. Si pensa che l'intero complesso monastico sia il secondo edificio più antico di Morelia. Il convento rivela anche una influenza stilistica di tipo gotico. La chiesa, il convento e la struttura della piazza da mercato di Antojitos sono tipiche della concezione urbanistica coloniale, anche se sono stati costruiti in tempi diversi.

I primi agostiniani a mettere piede nelle terre di Michoacan furono Fray Juan de San Román e Fray Diego de Chavez e Alvarado, che si stabilirono per la prima volta a Tiripetío, dove costruirono il convento, la chiesa e l'ospedale. Gli agostiniani vennero espulsi dal loro monastero nel 1863 ma solo tre anni dopo l'imperatore Massimiliano permise loro di ritornarvi.

Tuttavia quando le forze politiche liberali tornarono al potere, i monaci vennero nuovamente espulsi. Da allora la chiesa e il convento ebbero destini diversi. La piazza di sant'Agostino, il cui nome originario era Plaza Ignacio Comonfort, fu realizzata sull'area di un preesistente cimitero.

In questo luogo viene venerata la Vergine di Socorro, una immagine che venne donata ai monaci agostiniani da San Tommaso de Villanueva, arcivescovo di Valencia, prima della sua morte avvenuta nel 1565. Uno dei luoghi meglio conservati di questa chiesa è una cappella laterale, posta accanto alla sacrestia, la cui volta e le cui pareti sono coperte da dipinti di illustri personaggi del tempo della Nuova Spagna realizzati dal pittore Javier Tapia.