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PITTORI: Ottino Pasquale

Madonna con Bambino in gloria, san Bernardino, sant'Antonio Abate, sant'Agostino, san Benedetto, san Mauro e angeli

Madonna con Bambino in gloria, con i santi Bernardino, Antonio Abate, Agostino, Benedetto, Mauro e angeli

 

 

OTTINO PASQUALE

1620-1630

Verona, chiesa di S. Giorgio in Braida

 

Madonna con Bambino in gloria, san Bernardino, sant'Antonio Abate, sant'Agostino, san Benedetto, san Mauro e angeli

 

 

 

Questa pala d'altare si trova a Verona, nella chiesa di S. Giorgio in Braida. Il soggetto è piuttosto articolato e presenta le immagini della Madonna con il Bambino in gloria, assieme ai santi Bernardino, Antonio Abate, Agostino, Benedetto e Mauro. Vari angeli fanno da corona alla scena. La tela misura cm 370 in altezza e 241 in larghezza.

La vergine è stata posizionata nell'alto dei cieli, su una nube, con gli angeli che le fanno da corona. I santi sono invece sul piano inferiore intenti a leggere o a parlare fra di loro. Agostino indossa l'abito episcopale ma non porta in testa la mitra. Il suo viso è piuttosto maturo, non ha capelli ma una folta barba che gli scende sul petto.

La chiesa di S. Giorgio fa parte di un complesso che venne edificato a Verona. Verso il 1046 venne infatti costruito sulla riva all'Adige un monastero benedettino, che fu quasi del tutto demolito nei primi decenni dell'Ottocento. Accanto al monastero venne eretta una chiesa romanica, sulla cui area fu successivamente costruita la chiesa di San Giorgio in Braida, situata nel quartiere medievale di Veronetta. Il campanile del XII secolo è tutto ciò che rimane del monastero eretto nel XI secolo.

Nel 1442, il monastero fu dato ai Canonici di San Giorgio in Alga di Venezia, che rifabbricarono la chiesa. Questi canonici seguivano la regola agostiniana.

 

 

Pasquale Ottino

Questo pittore, noto anche come Ottini, detto pure Pasqualotto, nacque a Verona nel 1578. La sua attività artistica, che si svolge fra la fine del Cinquecento e i primi decenni del Seicento, lo vede operare in piena età barocca. Il suo stile lo pone nel novero dei pittori riferibili alla cerchia dei caravaggisti. La sua formazione artistica giovanile si svolse presso la bottega di Felice Brusasorci ed ebbe compagno di lavoro Alessandro Turchi, l'Orbetto. Con questi lavorò all'opera la Caduta della Manna in San Giorgio in Braida, che era rimasta incompiuta alla morte del maestro nel 1605. La formazione giovanile di Ottino è sicuramente manierista, come testimoniano le sue prime opere. La sua attività si svolse soprattutto nella sua città natale anche se non è ancora stata completamente definita. In particolare esistono dubbi su un suo viaggio a Roma, forse compiuto con i compagni Turchi e Bassetti verso il 1615. Muore a Verona di peste nel 1630.