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PITTORI: Francisco de Rivas

Immagine di Sant'Agostino vescovo nella chiesa di san Leandro a Siviglia

Il retablo con Sant'Agostino vescovo

 

 

FRANCISCO DE RIVAS

1651

Siviglia, chiesa di san Leandro

 

Sant'Agostino vescovo

 

 

 

La figura di sant'Agostino di Francisco de Rivas appartiene a un grande retablo che si trova nella chiesa agostiniana di san Leandro a Siviglia. Il santo indossa gli abiti episcopali, con la destra regge il bastone episcopale mentre con la sinistra presenta una chiesa, che corrisponde abbastanza bene a quella di san Leandro. Il retablo è piuttosto complesso e presenta altre figure ed episodi agostiniani.

Il retablo o pala d'altare che si trova nella prima cappella a destra è databile al 1630. Nella sua nicchia principale appare questa scultura di Agostino, che risale probabilmente al 1651. Il resto delle sculture risale allo stesso periodo e raffigurano San Tommaso da Villanova, San Nicola da Tolentino, Santa Rita e Santa Clara de Montefalco. Sulla cimasa e le parti superiori troviamo altre scene con Sant'Agostino e Santa Monica presso il porto di Ostia e la Vergine col Bambino.

 

Il convento di san Leandro fu una delle prime fondazioni religiose costituite a Siviglia nel XIII secolo. La sua chiesa attuale presenta caratteristiche architettoniche che datano la sua costruzione tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo. La direzione dei lavori è opera dell'architetto Juan de Oviedo. L'interno della chiesa è a navata unica coperta con una volta a botte con lunette: nel presbiterio troviamo una cupola emisferica con stucchi geometrici. La pala d'altare in stile barocco, fu eseguita tra il 1745 e il 1748, e presenta due corpi, un attico e tre stipiti alberati. Nelle vie laterali si trovano sculture del diciottesimo secolo che rappresentano Santa Barbara e Santa Teresa: la parte centrale principale contiene un Cuore di Gesù.

Il secondo corpo della pala è enfatizzato da una scultura di San Leandro del secolo XVIII mentre all'apice appare Agostino tra Cristo e la Vergine. Su di loro veglia il Padre Eterno. Nelle vie laterali di questo secondo corpo della pala d'altare e nella cimasa sono riutilizzati gli alto rilievi della vecchia pala d'altare della chiesa, eseguita da Jerónimo Hernández nel 1583.

Vi sono rappresentati il Battesimo di Cristo, la Flagellazione, l'Adorazione dei Re, l'Assunzione della Vergine, l'agonia nel Giardino e sant'Agostino. Sulla parete sinistra della chiesa appare, accanto al coro, una pala d'altare in stile neoclassico del XIX secolo che conserva un dipinto della Vergine mentre consegna il cingolo di Santa Monica e il santuario principale. Poco oltre si trova una scultura di Santa Rita de Casia dell'Ottocento.

Il quadro successivo è stato eseguito da Juan Martinez Montanes nel 1621 e la sua scena principale ha un rilievo di San Juan Bautista, sul quale giace la testa mozzata del santo, entrambe le opere eccellenti. Il resto delle sculture della pala d'altare, raffigurante la Vergine San Giuseppe, Santa Elisabetta e Zaccaria e il rilievo del Battesimo di Cristo sono opere di bottega. Dopo il coro della chiesa, magnifica opera datata 1729, scopriamo una pala d'altare barocca nel secondo quarto del XVIII secolo che presenta una scultura della Vergine Maria e di Gesù bambino, databile al XIX secolo. Le altre sculture raffigurate nella stessa pala d'altare sono S. Antonio da Padova, San Fernando, e Gesù di Nazareth.