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PITTORI: Anonimo romano

Madonna della cintura e Sant'Agostino con la madre Monica

Madonna della cintura con Agostino con la madre Monica

 

 

ANONIMO ROMANO

1650-1700

Roma, chiesa S. Agostino

 

La Madonna della cintura con Agostino e Monica

 

 

 

La tela che raffigura la scena in cui la Vergine dona a Monica ed Agostino una cintura si trova nella Cappella della Madonna della Consolazione nella chiesa di sant'Agostino a Roma. L'opera è attribuita ad un anonimo pittore romano del primo Settecento o tardo Seicento.

La scena pone al centro la Vergine in piedi sopra una mezzaluna su una nuvola mentre tiene giunte le mani in segno di preghiera. Un angioletto, che assieme ad un altro, regge un cartiglio, le offre con la mano destra una cintura. Ai suoi piedi stanno Agostino, a sinistra e Monica, a destra, che tiene fra le mani una cintura. Agostino è vestito da vescovo con la mitra in testa: impugna con la mano destra una penna con cui sta scrivendo su un grande libro aperto, dove si legge una scritta relativa all'episodio che sta accadendo.

Sotto il piviale si nota l'abito nero dei monaci agostiniani. Anche Monica indossa l'abito delle agostiniane: sta seduta con in mano la cintola mentre con la sinistra tiene un libro aperto.

Sullo sfondo si nota la presenza di una moltitudine di angeli che seguono lo svilupparsi della scena. Il panorama di fondo è piuttosto semplice e rimanda ad uno squarcio di luce profonda che dona colore ad una scena dominata da tonalità scure.

L'episodio riprende le parole di Isaia Et erit Iustitia cingolum lomborum eius et Fides cingolum renum eius, che formano il riferimento teologico del culto della cintura, soprattutto in ambito agostiniano. Il culto mariano ha origini piuttosto antiche: già sant'Ambrogio nel IV sec. promosse un grande sviluppo della marianologia soprattutto in relazione alla Verginità della Madonna. L'eredità teologica mariana ambrosiana fu raccolta da Agostino e dai movimenti religiosi che a lui si ispirarono nei secoli successivi. Il culto mariano costituì un elemento unificante e di resistenza per occidentali e bizantini durante le fasi di espansione araba.

Sarà nel corso del VII secolo che i Franchi assumeranno su di sé questa missione riportandola ad esperienze puramente occidentali, grazie all'aiuto dei missionari delle isole britanniche e dell'Irlanda. Nei secoli precedenti era stato l'accordo tra Longobardi e Roma e diffonderne il culto in ogni città. Dal V secolo la Chiesa di Costantinopoli influì notevolmente sul culto mariano in Lombardia, soprattutto attraverso i monaci che hanno lasciato numerose testimonianze. All'epoca di san Carlo, dal 1560 al 1584, furono promosse nelle diverse parrocchie le istituzioni delle Confraternite del SS. Sacramento in collegamento a quelle già esistenti di ispirazione mariana.

Fra queste era particolarmente attiva la Confraternita della Madonna della Cintura o Confraternitas Cinturatorum. Proprio per l'influsso degli agostiniani, largamente presenti nel XVI secolo a Milano, tale confraternita prese il nome di Arciconfraternita dei Cinturati di S. Agostino e santa Monica sotto l'invocazione di Nostra Signora della Consolazione, ricordando così nella denominazione il fondatore del culto e sua madre. La prima grande festa in onore della Madonna della Cintura si tenne la prima domenica d'Avvento del 1575 in Roma con la partecipazione del papa, di cardinali e di una numerosa popolazione. Per secoli si continuò a celebrare questa festa la prima domenica di Avvento.

Papa Clemente X, con il breve Ex iniucto nobis del 27 marzo 1675, fissò la festa il giorno successivo a quello di S. Agostino. Nel 1700 è nota l'esistenza di confraternite della Madonna della Cintura in tutta Italia, in altre nazioni, nonché a Tagaste.