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PITTORI: Tintoretto Domenico

Sant'Anna, Madonna col Bambino, Triade Agostiniana e Donatore

Sant'Anna, la Madonna col Bambino, e i santi

Agostino, Antonio e Nicola da Tolentino e donatore

 

 

 

TINTORETTO DOMENICO

1600-1630

Latisana, chiesa di Sant'Antonio di Padova

 

Sant'Anna, Madonna col Bambino, Triade Agostiniana e Donatore

 

 

 

La parete centrale della chiesa di sant'Antonio da Padova a Latisana ospita una pala votiva tardo cinquecentesca che raffigura Sant'Anna, la Madonna col Bambino e la Triade Agostiniana con la presenza della figura di un Donatore. Per i suoi specifici elementi figurativi e stilistici la pala è stata attribuita alla bottega di Jacopo Tintoretto, con l'intervento principalmente del figlio Domenico, un protagonista del tardo manierismo veneziano. Questo dipinto era in origine collocato sopra l'altare maggiore della scomparsa chiesa di Sant'Antonio Abate annessa al convento dei frati eremitani agostiniani. La classica triade dei santi agostiniani è composta, da sinistra, da Agostino vescovo, Antonio abate e Nicola da Tolentino asceta e primo santo dell'Ordine.

Fra le nubi, in una corona di angeli, si staglia la figura di sant'Anna che allarga le braccia ad accogliere la figlia Maria che tiene nel grembo il Bambino Gesù. I tre santi son disposti su un piano inferiore: Agostino è vestito da vescovo e indossa l'abito dei monaci agostiniani. La scena ha come sfondo un paesaggio ideale cinquecentesco.

Le vicende storiche della chiesa sono intrecciate con quello del contiguo monastero delle suore terziarie francescane, eretto nel 1685 per munifica donazione del facoltoso mercante di Latisana Gasparo Morossi (padre di fra Agostino, eletto due volte alla dignità di ministro generale dei frati minori francescani) e soppresso dall'amministrazione napoleonica nel 1810. La tipologia costruttiva del complesso architettonico monastico è ancora ben evidente. Sul coronamento della facciata della chiesa, animata da lesene e nicchie, campeggiano tre statue settecentesche raffiguranti l'Immacolata (al centro), Sant'Antonio di Padova (a destra) e San Francesco d'Assisi (a sinistra). L'interno della chiesa, ad aula rettangolare semplice, consta di tre altari settecenteschi di marmo policromo ed è decorato con pregevoli pale fra cui La sacra Famiglia con i Santi Antonio di Padova e Chiara, attribuita al Cappella, seguace del Piazzetta (altare maggiore).

 

 

Domenico Tintoretto

Jacopo Tintoretto nel 1550 sposò Faustina Episcopi, da cui ebbe 8 figli: Marietta, la primogenita, fu l'unica ad avere abbastanza talento da poter seguire le orme del padre. Domenico, di quattro anni più giovane (1560-1635), scelse di portare avanti la bottega paterna a discapito della propria vita privata: amante della letteratura, dovette farsi carico del mantenimento della madre e delle sorelle. La bottega, sotto la sua guida, perse il prestigio che aveva conosciuto con il capostipite. Tra le opere prodotte brillano maggiormente i ritratti per la loro freschezza, mentre le composizioni con più figure si presentano più pesanti e stereotipate. Morì nel 1635: quattro anni dopo, il suo collaboratore Marco Casser sposò la sorella di Domenico, Ottavia, ormai più che ottantenne, tentando inutilmente di risollevare le sorti della bottega.