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PITTORI: Claude Vignon

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

VIGNON CLAUDE

1620-1624

Madrid, Museo Làzaro Galdiano

 

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Autore del quadro è un pittore di scuola francese che viene abitualmente riconosciuto in Claude Vignon, o in un suo discepolo o seguace. La tela, dipinta olio, nella prima metà del Seicento, probabilmente durante il suo periodo di permanenza in Spagna. La semplice tela senza cornice tela misura in altezza 128 cm circa e in larghezza quasi 88.

L'opera si presenta a mezzo busto, dall'aspetto e dalle forme morbide. Agostino è rivestito con un abito giallo e porta in testa una mitra dal color argentato con sottili ed eleganti strisce gialle. Il Santo è seduto di profilo e si orienta a destra, tuttavia gira la testa verso lo spettatore distogliendo lo sguardo dal tavolo dove ci sono libri e un calamaio per la scrittura. Con la mano destra impugna una penna con cui sta già scrivendo sopra un foglio. lo sguardo di Agostino è attento e volge due occhi allo spettatore che sembra vogliano interrogarlo.

Il suo volto non è più giovanile, ma di persona matura, con una fronte alta e spaziosa e una foltissima barba riccioluta e un poco grigiastra che gli copre le gote, il mento, fino a scendere sul petto.

Alla scena in primo piano si contrappone il paesaggio che scorre sullo sfondo che non ha una vera e propria fisionomia, se non quella di richiamare il confine fra cielo e terra.

Agostino viene frequentemente raffigurato nelle sue vesti di vescovo e di Dottore della Chiesa. Spesso Agostino è associato ad altri santi e soprattutto agli altri tre Dottori Gerolamo, Ambrogio e San Gregorio Magno. Con questi ultimi fu praticamente raffigurato in tutte le chiese cristiane d'Occidente sui piloni o sulle volte del presbiterio e della navata centrale. Appare vestito sia da vescovo che da monaco che da canonico; talvolta ha una chiesa in mano, altre volte un libro, una penna o un cuore. Il significato di questo tema iconografico è chiarissimo: Agostino è stato uno dei vescovi che ha maggiormente difeso la Chiesa in tutti i suoi scritti e soprattutto con tutta la sua anima e il suo cuore.

Il primo a parlare di Agostino come Dottore della Chiesa fu Beda il Venerabile che lo elencò assieme ai santi Gerolamo, Ambrogio e Gregorio papa in un suo scritto dell'VIII secolo. Questo elenco fu approvato il 24 settembre 1294 con lettera di conferma liturgica di papa Bonifacio VIII stilata ad Anagni.

 

 

Claude Vignon

Nato a Tours nel 1593 questo pittore francese fu allievo di J. Bunel e divenne anche un esperto mercante d'arte. Come molti altri pittori soggiornò nella sua gioventù in Italia a Roma, dove ebbe modo di perfezionarsi seguendo gli stimoli che determinarono l'evoluzione del suo stile, orientandosi soprattutto verso i modi di Caravaggio: lo si può notare nella sua opera il Martirio di S. Matteo del 1617, oggi conservato ad Arras, al Museo des Beaux-Arts. In seguito fu segnato dal modernismo del colorismo veneto; si possono vedere al proposito l'Adorazione dei Magi (a Torino, Galleria Sabauda) e Salomone e la regina di Saba (a Parigi, Louvre) dipinti nel 1624. La sua pittura è caratterizzata dalla pennellata carica e generosa con una composizione libera e teatrale. Questi aspetti della sua arte lo distinguono nettamente per l'originalità nell'orizzonte culturale francese che era dominato dall'accademismo di Le Sueur e di Charle Le Brun. Vignon morì nel 1670 a Parigi, dove si trasferito definitivamente già dal 1624.