Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Seicento: Abraham Willemsen

PITTORI: Abraham Willemsen

Sant'Agostino e il bambino in riva al mare

Sant'Agostino e il bambino in riva al mare

 

 

ABRAHAM  WILLEMSEN

1640

Londra, Christie's Aste del 06/o7-12-2011 n. 119

 

Sant'Agostino e il bambino in riva al mare

 

 

 

Il dipinto riproduce un episodio leggendario assai diffuso nella iconografia del santo, che lo vede protagonista nella sua ricerca del mistero della Trinità. Sant'Agostino cammina sulla riva del mare, meditando sulla Trinità e si imbatte in un bambino, che gioca scavando una buca dove mettere tutta l'acqua del mare. Sullo sfondo si vede una ampia baia con delle navi alla fonda in un cielo crepuscolare e minaccioso. Agostino indossa il piviale con in testa la mitra. Nella mano sinistra regge il bastone pastorale, mentre è ben visibile l'abito nero dei monaci agostiniani. Con la mano destra si rivolge al bambino interrogandolo sul suo gioco.

L'episodio descritto in questa leggenda è abbastanza noto: Agostino, grande indagatore del problema del Bene e del Male, un giorno passeggiava per una spiaggia quando incontrò un bambino-angelo che con un secchiello prendeva dell'acqua di mare e la versava in una piccola cavità nella sabbia. Alla domanda del Santo su che cosa stesse facendo, il bambino avrebbe risposto che voleva porre tutto il mare dentro quel buco. Quando il Santo gli fece notare che ciò era impossibile, il bambino avrebbe replicato che così come non era possibile versare tutto il mare dentro la buca allo stesso modo era impossibile che i misteri di Dio e della SS. Trinità entrassero nella sua piccola testa di uomo.

Ciò detto sparì, lasciando il grande filosofo nell'angoscia più completa. Secondo il parere di alcuni studiosi di parabole e leggende la narrazione potrebbe essere considerata un sogno effettivamente fantasticato dal Santo. Altri aggiungono che forse il colloquio non si sarebbe svolto esattamente come è stato raccontato, perché, prima di sparire, il Santo aveva potuto a sua volta replicare che la risposta non lo convinceva, in quanto - avrebbe obiettato - il mare e i misteri di Dio sono due realtà assai diverse. Pur impossibile, sarebbe stato teoricamente verosimile immaginare il versamento del mare in una buca e allora allo stesso modo si sarebbe potuto supporre che i misteri divini avrebbero potuto entrare in un cervello umano adatto allo scopo e se l'uomo non aveva ricevuto una mente con tali qualità la colpa sarebbe da imputare a Dio, che non aveva appunto voluto che i suoi misteri fossero concepiti dall'uomo, per lasciarlo nell'ignoranza e nel dubbio più atroci.

 

 

Abraham Willemsen

E' conosciuto anche come Abraham Willemsens.

Probabilmente nacque fra il 1605 e il 1610 in una località sconosciuta delle Fiandre. Nel 1627-1628 lo troviamo fra gli iscritti della Corporazione di San Luca di Anversa come allievo di Gilliam Antonissens o Guillaume Anthoni, un pittore francese attivo ad Anversa. Si è sposato con Maria de Lang e nel 1645 fu eletto decano della Gilda. In quel periodo si trasferisce a Parigi dove apre un laboratorio per produrre quadri per l'estero, soprattutto per la Spagna. Si sa che lavorò per il noto mercante d'arte di Anversa Guillam Forchondt così come per Matthijs Musson. Morì ad Anversa nel 1672.

Praticamente sconosciuto nel mercato dell'arte, la sua opera è stata rivalutata dopo la scoperta di un suo quadro autografo.

Numerosi tuttavia sono stati problemi di attribuzione poichè altri pittori suoi contemporaneo usavano il monogramma AW, quali Artus Wolffort e Adriaen Willemhoudt.

Willemsens è registrato a Parigi verso il 1645 e questo può spiegare l'influenza dei fratelli Le Nain sulle sue opere. Questi due artisti erano attivi a Parigi in quel periodo in cui dipingevano scene di contadini. Un'altra ragione, oltre alle tematiche, che ha fatto confondere lavoro di Willemsens con quello dei Le Nain sta nell'uso dil lino grezzo come supporto per la tela. Willemsens ha riprodotto un gran numero di opere di Rubens, assieme a Pieter van Lint e Willem van Herp, per i mercanti d'arte di Anversa. Willemsens dipinse anche paesaggi su rame, spesso animati da scene religiose o di genere. Le sue figure derivano principalmente dai dipinti di Rubens, Hendrick van Balen e Gerard Seghers.