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PITTORI: Albisu Angel

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

ALBISU PEDRO ANGEL

1783

Cadice, chiesa di sant'Agostino

 

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Fra i lavori a tema religioso realizzati da Pedro Angel Albisu va senz'altro ricordato l'altare maggiore della chiesa di sant'Agostino di Cadice. L'opera rivela una importante influenza basca e costituisce un buon esempio di arte neoclassica, realizzato in legno dipinto.

L'altare è stato realizzato con marmi e legno policromato. Si sviluppa in tre corpi diviso in cinque settori da grandi colonne e pilastri compositi scanalati. Nei dipinti laterali Domingo Álvarez Enciso ha raffigurato scene della vita di santa Rita e sant'Agostino. Troviamo poi alcune sculture seicentesche dei santi dell'Ordine Agostiniano, che sono opera di Alonso Martínez, e che sembrano dorate imitando il bronzo ridipinto.

Nella nicchia centrale si trova un'immagine della Madonna del Buon Consiglio e lati le sculture di San Juan de Sahagún e santa Chiara da Montefalco. Nella lunetta in alto troviamo sant'Agostino con ai suoi lati san Prospero e santa Monica. Agostino è raffigurato come vescovo con nella mano destra una penna per scrivere e nella sinistra una chiesa. Alla cintola è ben evidente la cintura, il simbolo dei monaci agostiniani, che ritenevano il santo come il lloro vero e legittimo fondatore.

La struttura si conclude con un arco svasato decorata all'estremità a cassettoni mentre al centro c'è una grande scena esplosiva con lo Spirito Santo. La presenza degli Agostiniani a Cadice è assicurata dal 1593, ma per vari motivi non fu possibile costruire un convento fino al 1617.

Costruita nella prima metà del XVII secolo, la chiesa di sant'Agostino presenta una pianta a croce latina, con tre navate. La navata principale ha cinque campate, separate da lesene toscane mentre sopra le navate laterali sono situare delle tribune aperte verso quella principale grazie a dei balconi. La facciata principale presenta un frontespizio di marmo, che venne commissionato a Genova da Sancho de Urbanibia nel 1647. Le sue linee architettoniche sembrano seguire un modello di Alejandro Saavedra.

Il frontespizio è strutturato in due corpi: il primo si compone di lesene addossate alla parete che sono sormontate da un timpano curvo spezzato che ospita il secondo corpo. Qui al centro compare una nicchia con l'immagine di sant'Agostino. L'interno della chiesa è molto sobrio, tipica dello stile neoclassico, anche se sono rimaste alcune tracce di decorazione barocca. Il retablo maggiore, dalle eleganti forme accademiche, è stato realizzato dal 1783 da Pedro Ángel Albisu. È in legno policromo, decorato a finto marmo e sui lati sono presenti dei dipinti di Álvarez Enciso rappresentanti scene della vita di Santa Rita e Sant'Agostíno. Le sculture dei santi venenro realizzate da Alonso Martínez nel 1666. All'interno, si distinguono alcune immagini come quella del Cristo de la Humildad y Paciencia, scultura di Jacinto Pimentel eseguita nel 1638, con una policromia che probabilmente è opera di Francisco de Zurbarán.

Di grande importanza è anche la scultura del Cristo de la Buena Muerte, crocifisso in legno policromo, realizzato nel 1649, per abbellire la cappella sepolcrale dei monaci del convento cui apparteneva la chiesa. Il perfetto stato anatomico e il barocchismo compositivo di quest'opera una delle più importanti della scultura spagnola del XVII secolo.

Nella chiesa agostiniana di Cadice si conserva un bel quadro di anonimo del XVII secolo che raffigura San Nicola da Tolentino che protegge le anime purganti.

 

 

Pedro Ángel Albisu

Nato a Zumarraga nel 1753, a vent'anni si trasferisce a Madrid dove inizia i suoi studi presso l'Accademia di Belle Arti di San Fernando. Dopo aver ricevuto diversi premi e aver realizzato vari progetti, si trasferisce a Cadice nel 1779. Qui studia Ingegneria Navale nell'Arsenale Carrack, dove lavora a un progetto nel 1783. Probabilmente nell'ottobre del 1783 viene nominato architetto sindaco della città succedendo a Torcuato Cayón. Occuperà questa carica fino al suo pensionamento nel 1807. Nel 1788 compare come membro della Confraternita dei baschi di Cadice (Confraternita del Cristo dell'umiltà e della pazienza), con sede nella chiesa di sant'Agostino. E' stato anche Direttore dell'Architettura dell'Accademia delle Arti Nobili di Cadice. Morì nel 1817 all'età di 64 anni.