Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Settecento: Maestro di Meidling

PITTORI: Maestro di Meidling

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

MAESTRO DI MEIDLING

XVIII secolo

Vienna Meidling, chiesa di S. Altmann

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa combatte le eresie

 

 

 

Agostino nella sua straordinaria attività letteraria riservò un ampio spazio alle opere cosiddette polemiche, dove, caso per caso, affrontò le questioni teologiche, anche le più sottili, al fine di dissipare e vincere le eresie. Combattè con forza soprattutto i manichei, donatisti e pelagiani.

La fine della controversia donatista coincise pressappoco con l'inizio di una nuova disputa teologica che impegnò Agostino fino alla sua morte. L'Africa, dove Pelagio ed il suo discepolo Celestio si erano rifugiati dopo il sacco di Roma da parte di Alarico, era diventata il principale centro di diffusione del movimento pelagiano. Già nel 412 un concilio tenuto a Cartagine aveva condannato i Pelagiani per le loro opinioni sulla dottrina del peccato originale, ma, grazie all'attivismo di Agostino, la condanna dei Pelagiani, che avevano avuto il sopravvento in un sinodo tenuto a Diospolis in Palestina, fu reiterata dai successivi concili tenuti a Cartagine e a Milevi. Un secondo periodo di attivismo pelagiano si sviluppò a Roma; papa Zosimo, dopo essere stato convinto da Agostino, nel 418 pronunciò una solenne condanna contro i Pelagiani. Statue des hl. Augustinus vor der Altmannsdorfer Kirche zum hl. Oswald in Wien-Meidling

Questa statua di sant'Agostino si trova nel distretto di Meidling a Vienna. Meidling è il dodicesimo distretto di Vienna ed è situato nella zona sud-ovest della città.

 

Sant'Altmann nacque verso il 1015 in Westfalia da nobili genitori e studiò presso la scuola della cattedrale di Paderborn. Ricoprì verso il 1051 la carica di cappellano di corte ad Aquisgrana. L'imperatore Enrico III il Nero, (1017-1056), favorevole allo spirito ecclesiastico lo stimolò ad approfondire le idee della Riforma benedettina di Cluny. Alla morte dell'imperatore nel 1056 Altmann rimase a corte anche come consigliere dell'imperatrice Agnese e in questa veste l'accompagnò a Passavia (odierna Passau) in Baviera nel 1063, da dove partirono per un grande pellegrinaggio in partenza per la Terra Santa.

Al ritorno venne eletto vescovo di Passavia. Altmann accettò sentendosi chiamato da Dio alla grande opera della Riforma della Chiesa. Risanò nella sua estesa diocesi le condizioni morali e religiose come viene attestato nella "Vita Altmanni" scritta da un monaco di Göttweig. Sua principale cura come vescovo, fu la riforma del clero, seguendo la proposta di Ildebrando di Soana, il futuro papa Gregorio VII, presentata nel Sinodo Lateranense del 1059. Altmann favorì l'istituzione e la diffusione della "vita canonica" cioè la vita in comune dei chierici attorno al proprio vescovo, dando origine allo sviluppo dei Canonici Regolari sotto la cosiddetta Regola di s. Agostino, nella Germania meridionale ed in Austria. Prima del 1073 fondò la celebre canonica regolare di S. Nicola e nel 1083 il monastero di Göttweig in Austria.

Vero animatore e fondatore dell'Ordine dei Canonici Regolari di S. Agostino, prese parte al sorgere di Rottenbuch, che divenne un centro di riforma dei Canonici, stabilì la vita regolare nelle canoniche di S. Floriano e di St. Pölten (S. Ippolito). Promulgò nel 1074 i decreti di papa Gregorio VII che vietavano la simonia e il matrimonio degli ecclesiastici. Nella lotta per le investiture fra Gregorio VII e l'imperatore Enrico IV solo lui e Gebardo, arcivescovo di Salisburgo, si schierarono dalla parte del papa: i suoi oppositori riuscirono a condannarlo all'esilio. Gregorio VII lo nominò Legato pontificio per la Germania e mentre Enrico IV si trovava a Roma per imporre l'antipapa Clemente III, Altmann, con la protezione del margravio d'Austria Leopoldo, riuscì a stabilirsi nella parte austriaca della sua diocesi fino alla morte. Altmann morì l'8 agosto 1091 a Zeiselmauer (presso Vienna) e le sue spoglie furono deposte nella cripta di Göttweig.