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PITTORI: Bartolomeo Altomonte

Sant'Agostino cardioforo scrive ispirato da Dio

Agostino e la famiglia agostiniana

 

 

BARTOLOMEO ALTOMONTE

1754

Herzogenburg, cupola della chiesa del monastero

 

Sant'Agostino e la famiglia agostiniana

 

 

 

Nella cupola centrale della chiesa del monastero di Herzogenburg, Altomonte dipinse una grandiosa scena dove rappresenta S. Agostino come padre dell'Ordine dei Canonici, mentre getta simbolicamente fulmini dalla sua penna sugli eretici del suo tempo.

Il tema della gloria agostiniana e della sua famiglia monacale diventa ricorrente soprattutto nel Seicento, che fu il secolo d'oro della diffusione dell'Ordine agostiniano. Esso ha un significato puramente celebrativo e doveva riflettere l'importanza raggiunta dai monaci nell'ambito della società del tempo. Viene descritta la grande famiglia agostiniana nei vari rami e congregazioni in cui si è suddivisa nei secoli, o anche i movimenti religiosi che in qualche modo si ispiravano ad Agostino o ne seguivano la regola. In qualche caso sono rappresentati i più famosi esponenti dell'Ordine.

 

31. 9. Dai suoi scritti risulta manifesto, per quanto è dato di vedere alla luce della verità, che quel vescovo caro e gradito a Dio visse in modo retto e integro nella fede speranza e carità della chiesa cattolica; e ciò possono apprendere quelli che traggono giovamento dalla lettura di ciò ch'egli scrisse intorno alla divinità. Ma io credo che abbiano potuto trarre più profitto dal suo contatto quelli che lo poterono vedere e ascoltare quando di persona parlava in chiesa, e soprattutto quelli che ebbero pratica della sua vita quotidiana fra la gente.

31. 10. Infatti fu non solo scriba dotto in ciò che riguarda il regno dei cieli, che tira fuori dal suo tesoro cose nuove e vecchie (Mt. 13, 52), e commerciante che, trovata una perla preziosa, vendette ciò che aveva e la comprò (Mt. 13, 15 s.): ma fu anche uno di quelli di cui è stato scritto: Così parlate e così fate (Giac. 2, 12), e di cui dice il Salvatore: Chi avrà fatto e insegnato così agli uomini, questo sarà detto grande nel regno dei cieli (Mt. 5, 19).

31. 11. Prego ardentemente la vostra carità, voi che leggete questo scritto, che insieme con me rendiate grazie a Dio onnipotente e benediciate il Signore, che mi ha concesso l'intelligenza (Sal. 15, 7) per volere e avere la capacità di trasmettere queste notizie alla conoscenza di uomini vicini e lontani del nostro tempo e di quello a venire. E pregate insieme con me e per me affinché, dopo esser vissuto, per dono di Dio, in dolce familiarità con quell'uomo per quasi 40 anni senza alcun contrasto, possa emularlo e imitarlo in questa vita, e in quella futura godere insieme con lui delle promesse di Dio onnipotente.

POSSIDIUS, Vita Augustini, 31, 9-11

 

Bartolomeo Altomonte, conosciuto anche come Bartholomäus Hohenberg, nacque a Varsavia nel 1694 e morì nel 1783 a Sankt Florian. Era il figlio di Martino Altomonte, celebre e rinomato pittore italiano ma di origini tirolesi che in epoca barocca era specializzato nella realizzazione di affreschi in grande scala. Terzo di sei figli, Bartolomeo nasce e cresce a Varsavia dove il padre, Martino Altomonte, era stato nominato pittore alla corte di Jan Sobieskis. Ritornato in Austria, Altomonte trascorse gran parte della sua vita a Linz e lavorò soprattuttoe nei monasteri austriaci come il Priorato di St. Florian e l'Abbazia di Admont. Ha imparato l'arte pittorica aiutando il padre, anche se fece un periodo di apprendistato con Daniel Gran. Nella sua attività non accolse le emergenti tendenze verso il rococò. Rimasto sostanzialmente estraneo al nuovo stile, egli restò fedele alla cultura ereditata dal padre ed oggi è considerato l'ultimo dei più grandi pittori che esaltarono le modalità dell'allegoria del barocco.

Sue opere si trovano infine anche a Herzogenburg, nel monastero e nella chiesa dei Canonici Regolari della Congregazione Lateranense Austriaca in latino Congregatio Canonicorum Regularium S. Augustini Lateranensium Austriaca.

Particolare dell'affresco di Altomonte Particolare dell'affresco di Altomonte

Alcuni particolari dell'affresco di Bartolomeo Altomonte: Agostino scrittore

 

 

A partire dall'XI secolo la vita canonicale in Austria conobbe una straordinaria fioritura e nel XVIII secolo esistevano ventotto abbazie autonome. L'imperatore Giuseppe II tuttavia impose che i monasteri che non praticavano l'insegnamento o attività ospedaliere venissero soppressi: in queste condizioni solo sei comunità di canonici sopravvissero. I monasteri superstiti sono quelli di San Florian, Herzogenburg, Klosterneuburg, Reichersberg, Vorau e Novacella. Con la lettera apostolica Caritas Unitas del 4 maggio 1959, papa Giovanni XXIII riunì questa federazione e altre quattro congregazioni nella confederazione dei Canonici Regolari di Sant'Agostino.

 

Il vescovo di Passau Ulrich nel 1112 fondò sul Danubio presso l'affluente Traisen un convento di canonici agostiniani. Ma a causa dei continui straripamenti e del clima malsano della palude il monastero fu trasferito nel castello nel 1244. Nel tardo Medioevo il monastero fu assalito e distrutto dalle truppe hussite ungheresi del re Mattia Corvino. Ricostruito, nel XVI secolo fu distrutto nuovamente da un incendio sia nei piani superiori  che in quelli inferiori dove si svolgeva il mercato. Il priore George Eisner e il suo successore tuttavia riuscirono a far rifiorire il monastero.

Dopo i momenti difficili della Riforma e il pericolo turco, la regione e il monastero di Herzogenburg conobbero un periodo di prosperità e di pace che vide un grande fiorire dei vocazioni e un consolidamento materiale. La testimonianza di questa espansione è attestata dalla ricchezza dell'architettura dell'edificio barocco del complesso del monastero. Nel 1714 si avvia una prima ristrutturazione progettata dall'architetto Giacomo St. Pölten Prandtauer. La chiesa collegiata fu completata da Franz Munggenast mentre l'ala ovest del complesso del monastero non fu mai costruita perché la pressione fiscale di Maria Teresa per sostenere le continue guerre non lo permise. Così la consacrazione della chiesa nel 1785 segnò la fine della architettura barocca nel complesso di Herzogenburg.