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PITTORI: Appiani Francesco

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

FRANCESCO APPIANI

1778

Perugia, chiesa S. Agostino

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

L'affresco di Francesco Appiani che raffigura sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa, seduto al proprio scrittoio nel suo studio, si trova nella sacrestia dell'Oratorio di sant'Agostino a Perugia. Edificato nel 1317, questo edificio appartenne alla locale Confraternita Disciplinata di sant'Agostino, una associazione di laici che svolgevano attività caritativa e di solidarietà, collegata agli eremiti di sant'Agostino.

Il complesso monastico agostiniano si compone di due oratori sovrapposti a pianta rettangolare. Quello superiore fu edificato e decorato nel Trecento, ma venne rinnovato nei secoli XVl e XVII. Vi si accede attraverso un primo locale che conserva affreschi di Francesco Appiani che risalgono al 1762. Da qui si può entrare nel magnifico oratorio di epoca manierista con il soffitto di epoca barocca. All'altare si può ammirare lo Stendardo processionale di Giovanni Antonio Scaramuccia del 1625 con la Vergine e i santi Agostino, Francesco e Domenico.

Nella sacrestia si ammirano decorazioni prospettiche di Pietro Carrattoli (1762) e i dipinti di Francesco Appiani che narrano con alcune scene le Storie di S. Agostino, fra cui questa che presenta la figura del santo.

 

Il dipinto misura m 6,4x7,2 e data all'anno 1778. Fu realizzato con la  tecnica a tempera su intonaco da Francesco Appiani, un pittore di scuola umbro-marchigiana.

 

 

Appiani Francesco

Nasce ad Ancona nel 1704 e coltiva la attitudine alla pittura con il maestro D. Simonetti detto il Magatta. Successivamente si reca a Roma dove studia con F. Trevisani e F. Mancini. Verso il 1743 si stabilì a Perugia e strinse una profonda amicizia con il paesaggista Alessio De Marchis. Appiani ha lasciato la maggior parte della sua produzione nelle chiese di Perugia, nella cattedrale, in S .Filippo Neri, in S. Francesco al Prato, in S. Pietro, nel Monastero delle Colombe, nell'Oratorio di S. Agostino, in S. Fiorenzo, in S. Severo, nell'Oratorio di S. Francesco con due tele con i santi Agostino e Domenico, in S. Maria della Misericordia e nei maggiori palazzi. Appiani lavorò anche in altri paesi umbri, a S. Maria degli Angeli presso Assisi e ad Orvieto con gli affreschi della cupola e dell'abside di S. Agostino. Morì a Perugia nel 1792. Appiani fu un grande interprete nel modesto e provinciale ambiente perugino settecentesco e per il grande numero delle opere realizzate, può essere considerata la maggiore personalità pittorica locale del tempo. Suo scolaro a Perugia fu V. Monotti. Anche suo figlio Andrea fu pittore e miniatore.