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PITTORI: Borgnis Giuseppe

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

BORGNIS GIUSEPPE MARIA

1734

Craveggia, chiesa dei SS. Giacomo e Cristoforo

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

All'inizio del Settecento stava maturando a Craveggia l'idea di rifare completamente la chiesa parrocchiale. La decisione venne presa il il 28 dicembre 1730 ed il Borgnis partecipò attivamente alla fase di progettazione. I lavori di muratura proseguirono per alcuni anni, ma già dal 1734 la volta ed i muri del presbiterio erano pronti a ricevere gli affreschi del Borgnis. La sua opera di decorazione continuò a più riprese sino al 1750.

La struttura compositiva dimostra la sua preparazione nel campo del simbolismo teologico comune alla sua epoca. Dopo aver dipinto nei quadroni la vita dei Santi Giacomo e Cristoforo titolari della chiesa, il pittore, nativo di Craveggia, ne rappresentò la gloria. La loro esaltazione fu concepita e realizzata in due quadri di grande spessore compositivo: la salita al cielo con i simboli del martirio e il Paradiso dove la Trinità attende di concedere loro la corona e il seggio fra i Santi. Nella complessa decorazione della volta del presbiterio i santi Giacomo e Cristoforo sono accompagnati in cielo dagli angeli. Nelle velette che conducono alla volta, nelle lunette e nei pennacchi sono raffigurati gli strumenti del martirio: la bandiera crociata e la spada per S. Giacomo, la graticola, l'elmo infuocato e la spada per S. Cristoforo.

Scopriamo quindi le tre Virtù Teologali, Fede, Speranza e Carità, senza le quali neppure il martirio ha un valore. L'appartenenza alla Chiesa è stata simbolizzata dalla presenza dei quattro Dottori, S. Agostino, S. Ambrogio, S. Gregorio Magno e S. Gerolamo, e da altre decorazioni come quella dell'Eucaristia (spighe e calice), della preghiera (il turibolo) in un coro di angeli musicanti. Nel vasto catino centrale il Borgnis affrescò il Paradiso. In posizione centrale si scopre la Trinità circondata da Cherubini. Più in basso, i lati, si trovano la Beata Vergine Maria con S. Giuseppe e san Giovanni Battista. Ad un livello leggermente inferiore si trovano gli undici apostoli (manca S. Giacomo) e infine alla base si irnvengono alcuni Santi fondatori di Ordini religiosi fra cui san Francesco, san Domenico, sant'Ignazio, san Francesco Saverio e altri). Nei pennacchi di raccordo Borgnis dipinse infine i quattro Evangelisti, con i loro simboli e alcuni angioletti.