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PITTORI: Maestro di Casoli

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

MAESTRO DI CASOLI

1710-1720

Casoli, chiesa di sant'Agostino

 

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

La statua, di modesta fattura artistica, che raffigura Agostino si trova nella chiesa a lui dedicata a Casoli. Il santo è raffigurato in atto benedicente con la mano destra, mentre con la sinistra tiene appoggiato al petto un libro chiuso. Il suo viso è ancora giovanile e il volto è ricoperto da una folta barba nera. in testa porta una mitra dal semplice disegno, mentre l'abito sembra ricordare il saio dei monaci agostiniani. A Casoli si festeggia il santo il 28 agosto con grande solennità.

Il primo a parlare di Agostino come Dottore della Chiesa fu Beda il Venerabile che lo elencò assieme ai santi Gerolamo, Ambrogio e Gregorio papa in un suo scritto dell'VIII secolo. Questo elenco fu approvato il 24 settembre 1294 con lettera di conferma liturgica di papa Bonifacio VIII stilata ad Anagni.

La prima menzione della chiesa di sant'Agostino risale all'anno 1173 quando viene citata in una bolla di papa Alessandro III destinata al Vescovo di Chieti Andrea in cui viene citata come "S. Justini de Casule".

L'aspetto della chiesa è piuttosto modesto: la facciata è stata realizzata in ciottoli e conci di pietra e termina con un timpano triangolare. L'ingresso alla chiesa avviene tramite un semplice portale affiancato da due piccole fenestrelle devotionis, mentre in alto una finestra semicircolare dà luce all'interno. L'intero fronte è coronato da un timpano triangolare; sul tetto si alza il piccolo e semplice campanile a vela. L'interno si presenta a una sola navata.

Nel suo complesso la chiesa è un piccolo edificio ubicato lungo una strada secondaria, in posizione isolata rispetto al centro storico di Casoli, da dista tuttavia qualche centinaio di metri. La chiesa è ancora utilizzata per le funzioni liturgiche e dalla sua costruzione ha comunque subito alcune aggiunte, delle modifiche e alcuni restauri. Nel suo complesso la chiesa si trova in un discreto stato di conservazione, senza particolari forme di degrado.

Nel portale la lunetta, che consente l'illuminazione interna, e la piccola torre campanaria, posizionati lungo l'asse di simmetria della facciata, sono state realizzate in laterizio creando un chiaro e gradevole contrasto cromatico rispetto alla superficie del fronte interamente realizzato in materiale lapideo.

La chiesa ha svolto l'ufficio di parrocchia quando, prima del 1417, Casoli era un villaggio unito e subordinato al castello di Laroma. In una bolla di Papa Innocenzo III del 1208 si parla di "Monasterium S. Justini de casule". Negli atti delle visite del 1587 e del 1595 di Mons. Matteo Semniali, la chiesa viene denominata "S. Augustini vel Justini". Accanto alla chiesa sono rimaste delle testimonianze che provano l'esistenza di un monastero di agostiniani. Intorno al tempio sorsero delle piccole case ("casulae") da cui sembra abbia preso il nome la cittadina.