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PITTORI: Maestro di Cusco

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

MAESTRO DI CUSCO

1700-1730

Cusco, Museo Diocesano

 

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Il dipinto raffigura sant'Agostino Vescovo di Ippona e Dottore della Chiesa. L'autore dell'opera è anonimo e probabilmente appartiene alla cerchia di pittori locali  del primo Settecento che operavano nella regione di Cusco. L'opera, conservata nel Museo diocesano di Cusco, proviene probabilmente dalla chiesa della Vergine Assunta di Cusipata. Si tratta di un'opera del XVIII secolo in stile barocco, sia pure in una versione locale e meno ridondante rispetto a quello contemporaneo spagnolo ed europeo in genere. Realizzato a olio su supporto in tessuto di canapa il quadro è piuttosto danneggiato  e in non buone condizioni di conservazione.

Lungo 1 m e alto 1,70 m presenta una composizione simmetrica dove il santo appare in verticale, a mezzo busto, con una folta barba bianca che gli scende dal mento. Agostino indossa i paramenti episcopali (bastone pastorale, casula e mitra vescovile). Sopra l'abito scuro dell'Ordine Agostiniano con la mano destra regge il bastone pastorale, mentre nella mano sinistra sopra un libro mostra un modello del Tempio, che sta a significare la chiesa locale, come pure la Chiesa in generale dato che, come Dottore, ha studiato a fondo ed ha difeso con le idee la teologia della Chiesa stessa. Oltre la figura centrale di Agostino, il pittore ha voluto ricreare un paesaggio in lontananza e il cielo con nuvole bianche. Nella parte superiore è inscritta "S. AUGUSTINUS, D. PRIMER." L'artista ha utilizzato prevalentemente i colori bianco, rosso e ocra.

 

Agostino viene frequentemente raffigurato nelle sue vesti di vescovo e di Dottore della Chiesa. Spesso Agostino è associato ad altri santi e soprattutto agli altri tre Dottori Gerolamo, Ambrogio e San Gregorio Magno. Con questi ultimi fu praticamente raffigurato in tutte le chiese cristiane d'Occidente sui piloni o sulle volte del presbiterio e della navata centrale. Appare vestito sia da vescovo che da monaco che da canonico; talvolta ha una chiesa in mano, altre volte un libro, una penna o un cuore. Il significato di questo tema iconografico è chiarissimo: Agostino è stato uno dei vescovi che ha maggiormente difeso la Chiesa in tutti i suoi scritti e soprattutto con tutta la sua anima e il suo cuore.

Il primo a parlare di Agostino come Dottore della Chiesa fu Beda il Venerabile che lo elencò assieme ai santi Gerolamo, Ambrogio e Gregorio papa in un suo scritto dell'VIII secolo. Questo elenco fu approvato il 24 settembre 1294 con lettera di conferma liturgica di papa Bonifacio VIII stilata ad Anagni.