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PITTORI: Johann Baptist Enderle

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

ENDERLE JOHANN BAPTIST

1753-1754

Kirchdorf, chiesa di santo Stefano

 

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

L'affresco presenta un Agostino vescovo nel suo studio davanti ad un libro aperto e ad una grande croce appoggiata sul tavolo. La mitra è appoggiata su un libro, mentre il santi, dal voto maturo e con una folta barba, medita attentamente sul testo che gli sta di fronte. La pittura appartiene ad un ciclo più vasto la cui composizione scenografica si è modellata sugli affreschi del coro che dipinse il suo ex maestro Franz Martin Kuen a Fischach. Enderle ha strutturato il complesso dei suoi affreschi nel coro della chiesa di San Martino a Kirchdorf in modo praticamente fedele all'originale.

Il tema principale è costituito dalla Glorificazione dell'Eucaristia attraverso i quattro continenti. Circondato dalle virtù cristiane della fede, amore e speranza, integrate dalla pietà, il Santissimo Sacramento splende come il sole nella scena della parte superiore del coro. Costituisce 'l'allegoria della Ecclesia in trionfo su una Biga d'oro, decorata con tre dei quattro simboli evangelisti e le insegne papali. Vola attorno la colomba dello Spirito Santo, mentre di lato un angelo regge un libro aperto. Sullo sfondo, la casa di Dio, un edificio centrale, brilla sensibilmente. Nella parte inferiore dell'affresco, dietro una balaustra su una terrazza, paragonabile alle composizioni pittoriche del Giudizio Universale, a sinistra troviamo un eletto e un dannato a destra.

Quest'ultimo dai vestiti può essere identificato in un protestante mentre l'Eucaristia benedice i rappresentati dei quattro continenti inginocchiati.

Nella volta settentrionale troviamo sant'Agostino, Sant'Ambrogio, santo Stefano come martire nella gloria. L'affresco è firmato Johan Enderle inv. Et pinxit 1753.

Seguono le scene della scoperta del cadavere di Santo Stefano. Sul lato meridionale sono affrescati san Girolamo, San Gregorio, Maria come intercessore davanti a Gesù Cristo, glorificato dai Santi Domenico e Francesco d'Assisi con la scritta: HOC TIBI SOLA SALUS. Sul lato nord si evidenzia l'immagine della speranza, mentre il pannello centrale esalta la fede nella Glorificazione del santissimo sacrario dell'altare nei quattro continenti [anche in questa circostanza scopriamo la firma di Enderle con l'anno 1754.

 

 

Johann Baptist Enderle

Nato nel 1725 a Söflingen, Enderle è stato un pittore barocco tedesco. La sua formazione artistica è sbocciata nella pittura rococò, con la pittura degli interni di chiese con affreschi colorati e arricchiti di immagini ben strutturate. La colorazione nei suoi lavori viene vivacemente ricomposta, con effetti spaziali architettonici artistici e strutturali. Ai suoi tempi egli fu considerato uno dei migliori artisti. Tra le sue opere più famose vanno annoverate l'Angelo nel coro della chiesa parrocchiale di S. Magno a Unterrammingen Mindelheim in Svevia, l'adorazione dei Magi a Oberrammingen, la visita di Maria a Elisabetta e la fuga in Egitto a Oberrammingen e il ritorno dall'Egitto nel Santuario di Jettingen-Scheppach sul Danubio. Nella navata della chiesa di S. Ignazio a Magonza, ha dipinto dal 1773 al 1776, un grande ciclo di affreschi con scene della vita di S. Ignazio patrono della chiesa. Egli ha realizzato numerose opere nel sud-ovest della Germania, fra cui la pala d'altare nel 1757 per la cappella di S. Antonio in Luzen Hechingen o gli affreschi nel monastero agostiniano di Oberndorf am Neckar. Nel 1791 dipinse i grandi affreschi nella chiesa agostiniana di Lauingen. Nel 2005 i lavori di restauro dei suoi affreschi nella chiesa di San Pietro e Paolo in Hochheim am Main hanno ridato splendore ai colori originali. Morì nel 1798 a Donauwörth.