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PITTORI: Maestro di Giovinazzo

La Madonna della Cintura con i santi Agostino e Monica

La Madonna della Cintura con i santi Agostino e Monica

 

 

MAESTRO DI GIOVINAZZO

1700-1730

Molfetta, Museo Diocesano

 

La Madonna della Cintura con i santi Agostino e Monica

 

 

 

Questa tela, che raffigura la Madonna della Cintura con i santi Agostino e Monica, è conservata attualmente presso il Museo Diocesano di Molfetta, ma in origine si trovava nella chiesa di S. Agostino a Giovinazzo.

Al centro della scena si trova la Vergine con in braccio il Bambino. L'uno e l'altra offrono la sacra cintura nera ad Agostino e Monica che sono ritti in piedi in atto devozionale. Entrambi sono vestiti con le tonache nere dei monaci agostiniani. Il santo ha una espressione sofferta, con il viso dall'aspetto gravato dagli anni e una folta barba che gli scende dal mento. Monica è raffigurata ben più giovane del figlio. In mezzo ai due santi si osservano alcune persone seminude, probabilmente dannati che si trovano al purgatorio.

La devozione alla Madonna della cintura si diffuse in quest'area pugliese in diverse cittadine, come Giovinazzo o Ruvo. Tale devozione, di minore impatto ma molto diffusa in ambito agostiniano è da associare al suo stretto legame con l'immagine della Madonna del Buon Consiglio.

I padri agostiniani, infatti, sono anche rettori del santuario maggiore della Beata Vergine del Buon Consiglio a Genazzano e potrebbe provenire proprio da questo legame la presenza di una tale devozione nella chiesa di san Rocco a Ruvo. L'unico dato noto su questo culto è conservato in un manoscritto in deposito nell'archivio della Confraternita di san Rocco e che risale agli inizi del Novecento. Nel testo si dice soltanto che è numerosa l'Associazione della Vergine Maria SS. della Cintura che, all'epoca, affiancava l'Associazione dell'Apostolato della Preghiera e l'Associazione della Beata Vergine del Buon Consiglio.

 

Secondo la leggenda "Santa Monica, madre di Sant'Agostino, rimasta vedova, risoluta di imitare la Vergine anche nell'abito, la pregò di farle conoscere come vestisse dopo l'ascensione al Cielo del suo Divino Figliuolo. Maria le apparve con una veste assai dimessa, stretta ai fianchi da una cintura di pelle, che porse a Santa Monica con raccomandazione di sempre portarla, e d'insinuare tale pratica, simbolo di penitenza, a tutti i fedeli bramosi del suo patrocinio. A questa devozione i pontefici accordarono la partecipazione dei beni spirituali che sono propri dell'ordine di Sant'Agostino".

L'episodio riprende le parole di Isaia Et erit Iustitia cingolum lomborum eius et Fides cingolum renum eius, che formano il riferimento teologico del culto della cintura, soprattutto in ambito agostiniano. Il culto mariano ha origini piuttosto antiche: già sant'Ambrogio nel IV sec. promosse un grande sviluppo della marianologia soprattutto in relazione alla Verginità della Madonna. L'eredità teologica mariana ambrosiana fu raccolta da Agostino e dai movimenti religiosi che a lui si ispirarono nei secoli successivi. Il culto mariano costituì un elemento unificante e di resistenza per occidentali e bizantini durante le fasi di espansione araba.

Sarà nel corso del VII secolo che i Franchi assumeranno su di sé questa missione riportandola ad esperienze puramente occidentali, grazie all'aiuto dei missionari delle isole britanniche e dell'Irlanda. Nei secoli precedenti era stato l'accordo tra Longobardi e Roma e diffonderne il culto in ogni città. Dal V secolo la Chiesa di Costantinopoli influì notevolmente sul culto mariano in Lombardia, soprattutto attraverso i monaci che hanno lasciato numerose testimonianze. All'epoca di san Carlo, dal 1560 al 1584, furono promosse nelle diverse parrocchie le istituzioni delle Confraternite del SS. Sacramento in collegamento a quelle già esistenti di ispirazione mariana.

Fra queste era particolarmente attiva la Confraternita della Madonna della Cintura o Confraternitas Cinturatorum. Proprio per l'influsso degli agostiniani, largamente presenti nel XVI secolo a Milano, tale confraternita prese il nome di Arciconfraternita dei Cinturati di S. Agostino e santa Monica sotto l'invocazione di Nostra Signora della Consolazione, ricordando così nella denominazione il fondatore del culto e sua madre. La prima grande festa in onore della Madonna della Cintura si tenne la prima domenica d'Avvento del 1575 in Roma con la partecipazione del papa, di cardinali e di una numerosa popolazione. Per secoli si continuò a celebrare questa festa la prima domenica di Avvento.

Papa Clemente X, con il breve Ex iniucto nobis del 27 marzo 1675, fissò la festa il giorno successivo a quello di S. Agostino. Nel 1700 è nota l'esistenza di confraternite della Madonna della Cintura in tutta Italia, in altre nazioni, nonché a Tagaste.