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PITTORI: Maestro di Lisbona

Agostino vescovo nel frontone della chiesa della Graca a Lisbona

Agostino vescovo nel frontone della chiesa della Graça a Lisbona

 

 

MAESTRO DI LISBONA

1700-1750

Lisbona, chiesa di Nostra Signora della Graça

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Il bassorilievo che raffigura Agostino si rinviene sul frontone centrale di ingresso alla chiesa che faceva parte di un complesso religioso agostiniano molto ampio, oggi in gran parte occupato da una caserma. La chiesa presenta una grande navata e un vestibolo rivestito con delle bellissime azulejos con motivi vegetali. Sorge nel più antico quartiere di Lisbona, l'Alfama, che si estende tra il Castello di São Jorge ed il fiume Tago. Il suo nome arabo, Al-hamma, significa 'fontane' o 'bagni'. Durante la dominazione araba l'Alfama era l'intera città, che poi si sviluppo verso ovest creando la Baixa e trasformandosi di conseguenza in zona per povera gente.

La chiesa sorge su un'altura a nord del castello di san Giorgio in una posizione panoramica molto interessante che permette di osservare l'intera città di Lisbona. Fondata nel XII secolo, fu ricostruita in forme tardo barocche nel XVIII secolo e rimaneggiata alla fine dell'Ottocento. All'ingresso della chiesa, a sinistra, si trova una cappella funeraria. Dal fondo dell'unica grande navata si accede a sinistra al vestibolo che possiede, seppure deteriorati, rivestimenti di azulejos policromi con decorazioni vegetali., esempi della produzione portoghese della fine del cinquecento.

Nel timpano della facciata principale si trova questa bella immagine di Agostino all'interno di un ovale con decorazioni in stile classico settecentesco. Il santo vi è raffigurato a mezzobusto con i suoi tipici attributi episcopali: in testa porta una mitra, con la mano destra regge il bastone pastorale, mentre con la sinistra tiene aperto un libro.

Sotto il manto episcopale si intravede la cocolla dei frati agostiniani, che lo hanno sempre ritenuto il loro fondatore sin dalle origini nel XIII secolo. Una folta barba riccioluta gli avvolge il viso che presenta una spetto abbastanza giovanile e ricco di espressione emotiva e di vivacità culturale.

 

La presenza agostiniana (Canonici lateranensi) in Lisbona era viva nel convento e nella chiesa di San Vicente da Fora. Il suo nome significa San Vincenzo da Fuori e si spiega perchè, quando nel 1173 San Vicente venne proclamato patrono di Lisbona, le sue reliquie furono trasportate dall'Algarve in questa chiesa che venne costruita, fuori dalla mura della città, per celebrare l'accaduto. E' opera dell'architetto Filippo Terzi e non venne terminata fino al 1627. Attraverso la navata principale si accede al convento agostiniano, che ospitò sant'Antonio da Padova, del quale si può vedere ciò che rimane del cortile e della collezione di mosaici del XVIII secolo nei quali ci sono scene che ricordano la conquista e la storia del Portogallo.