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PITTORI: Franz Georg Hermann

Agostino vescovo e cardioforo e il bambino con il cucchiaio

Agostino vescovo e cardioforo e il bambino con il cucchiaio

 

 

HERMANN FRANZ GEORG

1733-1735

Marktoberdorf, chiesa di san Martino

 

Agostino vescovo e cardioforo e il bambino con il cucchiaio

 

 

 

Fra il 1733 e il 1735 Franz Georg Hermann lavorò alla realizzazione degli affreschi nella chiesa parrocchiale cattolica dedicata a san Martino nella città di Marktoberdorf in Baviera. Nella cappella dipinse anche l'immagine di sant'Agostino con l'utilizzo di vari suoi specifici simboli iconografici. Il santo vi appare a mezzo busto nella sua dignità episcopale. Sotto il piviale tuttavia si nota chiaramente la tonaca nera dei monaci del suo ordine. Nella mano destra regge un grosso libro aperto, mentre con sinistra alza verso l'alto un cuore fiammante immerso in un orizzonte di luce che rifulge dalla Trinità, espressa da un triangolo luminoso.

Ai piedi di Agostino un angioletto seminudo alza un cucchiaio che indica espressamente con l'indice sinistro. Il particolare della scena rafforza l'impostazione generale della raffigurazione che vuole mettere in evidenza la ricerca che Agostino intraprese per conoscere il mistero della Trinità.

Il dettaglio si riferisce a un episodio leggendario medioevale: Agostino, grande indagatore del mistero della Trinità, un giorno passeggiava per una spiaggia quando incontrò un bambino-angelo che con un secchiello prendeva dell'acqua di mare e la versava in una piccola cavità nella sabbia. Alla domanda del Santo su che cosa stesse facendo, il bambino avrebbe risposto che voleva porre tutto il mare dentro quel buco. Quando il Santo gli fece notare che ciò era impossibile, il bambino avrebbe replicato che così come non era possibile versare tutto il mare dentro la buca allo stesso modo era impossibile che i misteri di Dio e della SS. Trinità entrassero nella sua piccola testa di uomo.

 

La chiesa parrocchiale di san Martino a Marktoberdorf è un edificio barocco. Già nell'VIII secolo sorgeva in questo punto una chiesa e nel Medioevo la parrocchia di San Martino si staccò dalla parrocchiadi Altdorf. Il primo sacerdote conosciuto, che visse all'inizio del XII secolo, fu un certo Adalgoz.

Intorno all'anno 1200 la chiesa fu ricostruita in stile romanico. Probabilmente ampliata e ricostruita, nel 1437 il vescovo ausiliare di Augusta Johann Haiterbach consacrò tre altari, di cui uno in onore di Martino di Tours. Nel Settecento il parroco Joseph Ignaz Klaus (1730-1734) iniziò la costruzione della chiesa attuale, conservando la torre medievale e il piano del coro. Sotto la direzione del capomastro locale Johann Georg Fischer, la costruzione iniziò nel 1732. E già nel 1738 la chiesa poté essere consacrata dal vicario generale di Augusta e successivamente vescovo ausiliare di Eichstätt Johann Adam Nieberlein.

L'altare maggiore venne completato solo nel 1747 da Joseph Stapf di Pfronten. La pala d'altare ha al centro una croce colorata, e ai due lati Maria e Giovanni. Precedenti all'altare maggiore sono i due grandi altari laterali del 1735 di Dominikus Bergmüller. L'altare laterale settentrionale raffigura nella pala la regina del Rosario che protegge la città di Marktoberdorf. In quello meridionale è raffigurata santa Caterina d'Alessandria e san Francesco Saverio. Entrambe le pale di questi altari laterali sono di Johann Georg Wolcker di Augusta. Dei due sono gli artisti hanno lavorato agli affreschi del soffitto della chiesa, Franz Georg Hermann ha realizzato il ciclo principale. Sull'arco del coro si trova il cartiglio che nomina il titolo e il patrono della chiesa: CrVCIfIXI e DIVI MartInI honorIbVs (In onore del Crocifisso e di san Martino = 1733). I ritratti degli apostoli della navata sono di Balthasar Riepp di Kempten.

 

 

Franz Georg Hermann

Nasce alla fine del 1692 a Kempten. All'età di 15 anni si trasferisce a Roma, dove frequenta l'Accademia di San Luca. Nel 1712 vinse un premio con un disegno a penna e inchiostro colorato che raffigurava il miracolo di sant'Andrea da Avellino. Dopo undici anni di permanenza in Italia, nel 1718 ritornò nel suo paese d'origine per lavorare con suo padre Franz Benedikt Hermann. Sue opere si trovano nel monastero di Ottobeuren e a Füssen, nella cui chiesa ha dipinto il soffitto e alcune pale d'altare. Più tardi ha lavorato a Immenstadt e ad Ettal. Nella chiesa di san Lorenzo a Kempten Hermann dipinse la cupola della cappella di San Nicola nel 1736 e cinque pale d'altare ovali nel 1748. Nella Kempten Residenz dipinse i soffitti e le pareti oltre ai ritratti degli abati principi nella Fürstensaal. Dipinse anche la facciata della casa di campagna di Kempten. Negli anni 1740-1742 affrescò la sala da ballo nella Ponikauhaus nella città imperiale di Kempten. Un suo autoritratto è conservato nel Museo di Ulmer, che fu dipinto nel 1767. Pittore tipicamente barocco, Hermann morì nel 1768 a Kempten.