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PITTORI: Nicolas-René Jollain

Tolle lege nel giardino di Milano

Tolle lege nel giardino di Milano

 

 

JOLLAIN NICOLAS RENE

1770-1780

Besançon, Cappella dell'Ospedale di San Giacomo

 

Tolle lege nel giardino di Milano

 

 

 

La tela di Jollain, pittore francese del tardo Settecento, è situata nella Cappella dell'Ospedale di san Giacomo a Besançon. L'opera ha per soggetto il celebre episodio del tolle lege, che Agostino racconta nelle sue Confessioni. Il santo è seduto per terra appoggiato con la schiena ad un albero nel bel mezzo di un paesaggio dall'orizzonte campestre. Ha le mani giunte in preghiera e volge lo sguardo verso l'alto, dove appare fra le nubi un grande angelo che con la mano destra regge un cartiglio con scritto tolle lege, mentre con l'indice sinistro indica un libro aperto, che Agostino ha deposto ai suoi piedi. Il santo indossa una tunica chiara ed è solo. Il suo volto ha un aspetto decisamente giovanile. La tela è incastonata in una splendida cornice dorata dalle decorazioni a festoni e fa parte di una serie di dipinti che Jollain realizzò per questa Cappella costruita dal 1739 al 1745 ad opera dell'architetto locale Nicolas Nicole. Anticamente era la cappella del Convento del Rifugio e venne annessa nel 1802 all'Ospedale di san Giacomo.

Nel 1182, quando il capitolo della collegiata di Sainte-Madeleine decise di creare un ospedale, Papa Lucio III acconsentì ai "suoi amati figli, canonici di Santa Maria Maddalena di Besançon" di "costruire una casa d'ospedale in vista l'accoglienza dei passanti, affinché coloro che vanno a Roma o Gerusalemme ricevano l'aiuto della carità ".

Questo ospedale si trovava in una zona chiamata "bandiera delle arene" nel XII secolo, quando la città fu strutturata per l'istituzione di libertà comuni ottenute dal suo signore, il principe vescovo. Lo stendardo di Arènes mostrava un leone dorato affiancato da due conchiglie. Quando le suore di Santa Marta arrivarono nel 1667, l'arcivescovo Pierre Antoine de Grammont decise di costruire un monastero per ospitare le donne che cercavano rifugio dalle tentazioni del mondo, o accusate di "vita sospetta, libertina, sfrenata o oltraggiosa". Mons. Grammont donò a tale scopo alcuni terreni situati sull'altro lato del Doubs per la costruzione dell'Ospedale, che il Comune approverà il 2 settembre 1671.

Nel 1678 quando viene firmata la pace di Nimega che ratifica l'annessione della Franca Contea alla Francia, l'ospedale di Saint-Jacques nel 1685 diventa un ospedale generale per decisione di Luigi XIV.

L'ospedale Saint-Jacques conserva una delle migliori farmacie di Francia. Fondato intorno al 1680 dallo speziale Gabriel Gascon, è composto da due ambienti separati da un corridoio. Da un lato, il "laboratorio" dove gli speziali preparavano pozioni e dall'altro, la farmacia stessa, con le sue decorazioni rosse e dorate.

 

 

 

 

Nicolas-René Jollain

Jollain apparteneva ad una famiglia di artisti, fra cui il pittore del re Nicolas-René Jollain, detto il Vecchio, al quale è attribuito il famoso ritratto del re Luigi XIV. La sua famiglia comprende tra gli altri Pierre Jollain (1720-1762), anch'egli pittore, oltre a disegnatori e incisori. Nato nel 1732 Nicolas-René Jollain si formò in famiglia e quindi nello studio di Jean-Baptiste Marie Pierre (1714-1789). Secondo al Prix de Rome nel 1754, dietro a Jean-Pierre Chardin, Jollain fu ammesso all'Académie nel 1765. Jollain fu un grande specialista della pittura storica e partecipò a diversi importanti progetti decorativi, tra cui quelli del Château de Bellevue e del Petit Trianon. Fu presente al Salon dal 1767 e nel 1781 inviò due grandi dipinti ovali e in particolare L'Humanité che voleva fermare la furia del demone della guerra. In un insolito formato quasi quadrato, il dipinto mette a confronto il corpo muscoloso del demone con la delicatezza dell'Umanità rappresentata dai tratti di una giovane madre che protegge i suoi figli. Dopo la Rivoluzione francese l'artista cadde quasi nell'oblio, tuttavia nel 1789 viene citato negli archivi dell'Accademia come "custode del Museo" del Louvre. Un dipinto presentato al Salon del 1791 e conservato al Musée du Nouveau Monde, mostra il suo interesse per il romanzo Paul et Virginie, pubblicato nel 1787 da Bernardin de Saint-Pierre. Tra i suoi studenti ricordiamo l'incisore Jean-Baptiste Cazin, René Louis Maurice Béguyer de Chancourtois (1757-1817), Jean-Frédéric Schall e Anne-Louis Girodet (1767-1824). Morì nel 1804.