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PITTORI: Maestro polacco

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

MAESTRO POLACCO

1700-1750

Nowe Miasto Lubawskie, Basilica di san Tommaso

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Questa immagine di sant'Agostino è stata dipinta sul pulpito della basilica di San Tommaso l'Apostolo a Nowe Miasto Lubawskie, una chiesa gotica del XIII-XV secolo. Il santo è stato raffigurato come vescovo con la mitra in testa. Fra le mani regge un libro e un esile bastone pastorale. Il suo volto ha un aspetto ancora giovanile, con una folta barba e baffi, alla moda del tempo in questa regione.

Nowe Miasto Lubawskiego fu fondata da Otto von Lutterberg, comandante della Terra di Chełmno nel 1325 e quasi subito fu iniziata la costruzione di una chiesa in mattoni, che fu dedicata a san Tommaso l'Apostolo. Nel 1330 fu completata la costruzione del presbiterio. Dopo il 1325 furono costruite due campate occidentali del presbiterio e nella seconda metà del XIV secolo furono completate le navate laterali introducendo una pianta basilicale.

Il primo canonico di cui si abbiano notizie fu Bernard Gram, menzionato nel documento del 1490. Con la bolla papale "Cum ecclesiae Culmensi" del 1601, Nowe Miasto Lubawskie, la "Città Nuova", fu incorporata nella diocesi di Chełmno e nel 1545 la riforma avviata da Martin Lutero nel Wittemberg venne ben accolta in città e molti abitanti aderirono al Luteranesimo.

L'influenza protestante fu così efficace da riuscire a prendere possesso della chiesa parrocchiale. A contrastare il protestantesimo si levò padre Jan Ewertowski, parroco del paese nel 1689-1740. Nel 1628 gli svedesi attaccarono Lubawa e durante l'assedio, nel 1629, il Monastero Riformato fu distrutto.

La Basilica di san Tommaso Apostolo fu eretta dall'Ordine Teutonico. Probabilmente la parte più antica del presbiterio fu costruita intorno al 1330. Dopo il 1325 furono erette le due campate occidentali del presbiterio, e verso la metà del XIV secolo una chiesa basilicale con bassi pilastri ottagonali e profilate arcate navate. La basilica è una chiesa gotica alta nella navata principale 17,7 m lunga 54 m e larga 19 m.

Una figura eccezionale che operò nei secoli XVII e XVIII fu lo zelante difensore del cattolicesimo padre Jan Ewertowski (1689-1740) parroco del luogo. Grazie ai suoi sforzi la chiesa parrocchiale venne completamente rinnovata, con un nuovo arco trionfaleo, un nuovo pavimento rivestito con piastrelle importate da Danzica e nuovi altari. Nel 1734 Jan Ansgard Czapski ordinò di rinnovare le iscrizioni sull'altare della cappella funeraria della famiglia Działyńskii.

All'interno dell'edificio troviamo affreschi di epoca medievale e barocca, sia sulle pareti della navata principale quanto sotto il coro musicale. Nel soffitto del presbiterio e nelle pareti della navata sono visibili dipinti del XVII secolo. Una delle scene descrive l'assedio della Città Nuova da parte degli svedesi nel 1628. Un accurato restauro dell'intera chiesa fu eseguito negli anni 1882-1892, dopo un incendio che l'aveva devastata. Il rinnovamento del tempio ebbe luogo anche nel 1950.