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PITTORI: Maestro salentino

Agostino Vescovo e Dottore della Chiesa

Agostino Vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

MAESTRO SALENTINO

1710-1720

Ostuni, Basilica Minore Concattedrale di Santa Maria Assunta

 

Agostino Vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

La soffittatura della navata centrale sviluppa tre scene della vita di Gesù in una articolata architettura illusionistica dipinta su tela. Procedendo dall'ingresso verso il transetto si avvicendano i temi evangelici di Gesù e l'adultera, Gesù che scaccia i mercanti dal tempio e Gesù tra i Dottori.

Lungo il perimetro del complesso dipinto sono disposti dei medaglioni che raffigurano, partendo dalla controfacciata a sinistra e proseguendo in senso orario, le sante Rosalia e Irene, i santi patroni e protettori Agostino, Oronzo e Biagio, san Filo (santo eponimo del vescovo Bisanzio Filo (1707-1720)committente il ciclo pittorico), e le sante Teresa e Maria Maddalena. L'opera data al secondo decennio del Settecento e fu realizzata da un pittore salentino, che si ispirò alle complesse composizioni del tardo barocco napoletano.

Agostino è stato dipinto mentre sta scrivendo con una penna sopra un grande libro con l'assistenza di un giovane angelo che lo sta guardando. La scena si svolge all'interno dello studio del santo, che indossa i paramenti episcopali sopra la nera tunica dei monaci agostiniani. Agostino ha un volto di persona matura con una folta barba grigiastra.

 

La concattedrale di Ostuni, posta alla sommità del colle più alto della città e dedicata a Santa Maria dell'Assunzione. la sua costruzione fu iniziata nel 1435 e completata tra il 1470 e il 1495.

Presenta una facciata dalle caratteristiche forme tardo gotiche, tripartita da lesene. La parte centrale termina con un timpano formato da due archi inflessi. Timpano e lunette presentano un coronamento di archetti trilobi a profilo seghettato su mensole scolpite. La facciata presenta tre eleganti portali ogivali sormontati ciascuno da un rosone. Quello centrale, elaborato e di maggiori dimensioni, ha 24 raggi. L'interno si presenta a croce latina con tre navate. ha subito una ristrutturazione in epoca settecentesca e mostra oggi un soffitto piano dipinto coperto da tele settecentesche e cappelle barocche. Nell'abside si trova un coro settecentesco in legno di noce riccamente intagliato. Nella navata destra c'è il sepolcro del vescovo Filo (1720) e nell'ultima cappella c'era una Madonna col Bambino e Santi di Jacopo Palma il Giovane.