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PITTORI: Maestro lombardo

Madonna della cintola con Sant'Agostino e San Domenico

Madonna della cintola con Sant'Agostino e San Domenico

 

 

MAESTRO LOMBARDO

1700-1750

Predore, chiesa arcipresbiterale

 

Madonna della cintola con Sant'Agostino e San Domenico

 

 

 

Questa tela di non particolare pregio artistico nasce nell'ambito e nell'orizzonte artistico lombardo del primo Settecento. La scena raffigura la Madonna della Cintura con sant'Agostino e san Domenico. L'opera è conservata nella chiesa arcipresbiterale di San Giovanni Battista e Sacro Cuore di Gesù. Edificata nel 1909 su progetto del prof. Giovanni Barboglio al suo interno sono conservate diverse opere d'arte fra cui si nota un pregevole dipinto della Madonna con San Felice da Cantalice di Francesco Zucco (XVII secolo).

In questa scena, opera di un ignoto pittore lombardo, la vergine, che regge in grembo il Bambino, offre la cintura a sant'Agostino. Il Bambin Gesù invece offre a san Domenico il Rosario. Attorno alla Vergine volteggiano i visi di angioletti fino a formare una corona sul suo capo.

Agostino è quasi in ginocchio sulla sinistra: con la mano destra regge il bastone pastorale mentre porta la sinistra al petto in segno di devozione.

Un angioletto ai suoi piedi gli regge la mitra deposta sopra un libro chiuso, simboli della sua dignità episcopale e della sua profonda attività di scrittore a difesa della Chiesa.

Il viso del santo ha un atteggiamento estatico e lo sguardo è intensamente rivolto alla Vergine che lo guarda amorevolmente. Una folta capigliatura e una folta barba gli coprono le guance e il capo.

La festa della Madonna della Cintura viene celebrata la prima domenica dopo il 28 agosto, memoria di sant'Agostino. La devozione alla Vergine della Cintura, secondo la tradizione, è nata dal desiderio di Santa Monica di imitare Maria anche nel modo di vestire: Monica infatti avrebbe chiesto alla Madonna di farle conoscere quale era il Suo abbigliamento durante la Sua vedovanza e, soprattutto, come vestiva dopo l'ascesa al cielo di Gesù. La Vergine, accontentandola, le apparve coperta da un'ampia veste di stoffa dozzinale, dal taglio semplice e di colore molto scuro, ossia in un abito totalmente dimesso e penitenziale. La veste era stretta in vita da una rozza cintura in pelle che scendeva quasi fino a terra. Maria, slacciatasi la cintura, la porse a Monica raccomandandosi di portarla sempre e le chiese di invitare tutti coloro che desideravano il Suo particolare patrocinio ad indossarla.

Fra i primi ci fu sant'Agostino e, poco per volta, la cintura divenne uno dei tratti distintivi dell'ordine degli Agostiniani e di quanti hanno regole di vita che traggono spunto da sant'Agostino. La cintura nel mondo romano ed in questo contesto in particolare, aveva un valore simbolico ed indicava un legame (non a caso giocava un ruolo importante nel matrimonio dell'età classica), in un rapporto certamente di livello impari, di sottomissione che comportava una protezione, espressa da parte della Madonna nella forma del Patrocinio. Nella coroncina da recitarsi ogni giorno da parte dei "cinturati" questo accessorio viene interpretato come l'umanità di Cristo che per amore ha sparso il Suo sangue per le Sue creature. Portare la cintura equivale ad avere di fronte a sé il volto del Redentore e deve aiutare a tenere un comportamento aderente al Vangelo, secondo la volontà del Signore. Sono frequenti le immagini in cui si ritrae la Vergine, in alto, tra santa Monica e sant'Agostino in atto di donare la propria cintura: la Madonna appare con il Bambino in braccio, elemento che manca nel racconto tradizionale e non indossa affatto un abito scuro ma è raffigurata quasi sempre con la veste rosa e azzurra: il colore penitenziale rimane solo per la cintura che offre ai fedeli anche perché il nero o il marrone sono due colori capaci di evidenziare il particolare all'interno della composizione pittorica.

L'iconografia della Madonna della Cintura è simile in vari casi a quella della Vergine del Rosario e la stessa Cintura si può confondere con quello strumento di preghiera: come nel caso della Madonna di Pompei, anche la Vergine della Cintura viene sovente raffigurata fra due santi uno di sesso maschile e l'altro femminile.