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PITTORI: Jacob Carl Stauder

Agostino vescovo e cardioforo

Agostino vescovo e cardioforo

 

 

STAUDER JACOB CARL

1719-1720

Weissenau, chiesa SS. Pietro e Paolo

 

Agostino vescovo e cardioforo

 

 

 

Nella chiesa del monastero di Weißenau (oggi chiesa parrocchiale di San Pietro e Paolo), nella quarta campata troviamo le immagini di san Gerolamo e di sant'Agostino. Si tratta di pitture a soffitto realizzate da Jacob Carl Stauder fra il 1719 e il 1720 con la tecnica della tempera a olio su intonaco senza affresco. Gli stucchi che incorniciano il dipinto sono di Franz Schmuzer.

Il santo vi è raffigurato in vesti pontificali, con un grande dispendio di ori. Alle sue spalle un angioletto gli regge il bastone pastorale. Con la mano destra trattiene un libro, mentre la sinistra è alzata in alto con nel palmo un cuore fiammante. Il volto del santo ha un'espressione matura, con una folta barba grigiastra e lo sguardo volto verso l'alto alla ricerca della presenza di Dio.

 

Nel 1145 alcuni giovani monaci premonstratensi si stabilirono a Weißenau, nei pressi dell'ex città imperiale di Ravensburg in Svevia, per fondarvi un nuovo monastero. La costruzione della chiesa fu avviata nel 1152 e venne consacrata nel 1163. Questa chiesa aveva pianta romanica a forma di basilica a tre navate. Nel 1257 l'insediamento divenne un'abbazia con un proprio abate e nel 1283 ricevette da Rodolfo d'Asburgo una reliquia del Santo Sangue. La presenza della reliquia fece sì che nel corso di pochi decenni attorno a questo monastero e alla sua chiesa si sviluppò un importante centro economico, intellettuale e spirituale. Sino al 1783 la famosa "Blutritt" ("Processione del Santo Sangue"), simile a quella svolta nella vicina Abbazia di Weingarten, aveva luogo una volta all'anno. Essa consisteva in una solenne processione nella quale veniva trasportato alla pubblica venerazione il sangue di Cristo raccolto secondo la leggenda alla crocifissione da Giuseppe d'Arimatea. Attualmente tale reliquia è conservata nell'ex chiesa abbaziale che oggi svolge le funzioni di chiesa parrocchiale per la città. Oltre alla preghiera quotidiana i monaci svolgevano una attività pastorale nelle comunità e per secoli hanno retto le parrocchie di Santa Cristina, di St. Jodok, di Obereschach, di Gornhofen, di Obereisenbach,di Taldorf e di Bodnegg. Nella struttura abbaziale esistevano una scuola, la biblioteca, l'ospedale religioso e la scuola di scrittura.

Il monastero barocco è stato progettato nei primi decenni del Seicento dal maestro costruttore Vorarlberg Franz Beerche che ristrutturò l'edificio romanico-gotico. La chiesa abbaziale fu completata 1724 in stile barocco. I dipinti che abbelliscono la chiesa furono realizzati da Carl Stauder, mentre il concerto delle campane e l'organo monumentale sono opera di Nepomuk Holzhey. Nel 1803 il monastero fu soppresso per una forzata secolarizzazione. Diversi decenni dopo sul sito dell'ex monastero si è sviluppata una comunità residenziale.

 

 

Jacob Carl Stauder

Nato nel 1694 a Oberwil, era un figlio del pittore Franz Carl Stauder, che gli insegnò i primi concetti dell'arte del dipingere. Nel 1710 ricevette una delle sue prime commissioni realizzando un libro di stemmi per il monastero di Rheinau. Ebbe un fratellastro, Franz Leopold Stauder, che fuggì da casa. Sebbene nativo del Baselland, Carl Jacob ha lavorato soprattutto nella regione del Lago di Costanza e nell'Alta Svevia. Nel 1716 sposò Maria Francisca Bettle e si stabilì a Costanza, diventandone cittadino e Assessore nel 1724. Le commissioni lo tennero lontano da Costanza la sciando sola la sua famiglia con nove figli. A St. Blasien gli incendi non hanno conservato alcun suo lavoro significativo. Ignatius Gumpp li ha descritti nei suoi appunti.

Il suo lavoro è ampio e vario. Fra i suoi allievi ricordiamo Johannes Zick, Jakob Anton von Lenz e Johann Balthasar Riepp. La sua tecnica pittorica preferita non era l'affresco, ma piuttosto un processo noto come "al secco", dipingeva cioè su una parete già asciutta e trattata e non sull'intonaco fresco.

Morì a Lucerna all'inizio del 1756.