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PITTORI: Maestro di Teopisca

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa a Teopisca

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

MAESTRO DI TEOPISCA

1708

Teopisca, chiesa di sant'Agostino

 

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

La pala con l'immagine centrale di Agostino si trova nella chiesa di sant'Agostino a Teopisca, nello stato messicano di Chiapas. L'edificio venne costruita nel XVI secolo dai Domenicani.

Grandi feste vengono celebrate in città in onore di san Sebastiano, san Isidro, sant'Agostino e la Madonna della Concezione dal 26 al 29 agosto, in concomitanza alla festa religiosa di sant'Agostino, patrono della città.

La costruzione della chiesa fu iniziata dai Domenicani alla fine del XVI secolo e venne completata nei primi anni del XVII secolo. Il suo stile segue il gusto mudéjar. Il frontone presenta un paio di tronchi di torri quadrate che accompagnano un campanile con archi che poggiano sulla parte orizzontale del frontone. Il frate domenicano Thomas Gage che la visitò nel 1626 affermò che "non c'era nulla che valesse la pena di vedere in paese che non fosse la chiesa, dove si produce buona musica grande e forte."

Nel 1778 viene menzionata la sua pala d'altare che corrisponde a una pala d'altare dei gesuiti che risaliva al 1708. Quest'opera è menzionata nell'inventario del 1767. E' noto che a volerla fu Sebastian Olivares, Ponce de Lion, morto per l'anno 1714. Si deduce che la pala è piuttosto antica tanto più che apparteneva alla chiesa gesuita di San Cristobal de las Casas, il cui patrono era ancora sant'Agostino. La pala fu trasferita dal vescovo Ramon Moreno e Castaneda a Teopisca nel 1881.

Nella parte inferiore dell'altare una scritta recita:

IDO TALLÓSE

Rose questo RETABLO A COS (T)

Il Signore

MASTER D(E) CAMPO

SEBASTIAN Dn

D(E) PON Olivera

SE D(E) ID LEONE (E)L

A Da Sa ANA D(E) AGUILAR SU MUGER

La pala d'altare è dedicata a Sant'Agostino, si compone di tre corpi orizzontali e di una parte superiore, appoggiati su un basamento. Nella struttura della pala d'altare riscontriamo anche cinque blocchi verticali con quello centrale più avanti rispetto agli altri, il che migliora notevolmente la trabeazione e l'aspetto estetico grazie pure ai capitelli delle colonne rotonde che sporgono dal fondo piatto della composizione. La pala d'altare venne eseguita per la Compagnia di Gesù e contiene elementi di grande qualità barocca nel primo corpo e sotto le otto colonne. In alto campeggiano piccole sculture che a prima vista sembrano angeli, della misura tra i 40 ei 50 centimetri, piuttosto rari in questo genere di pale anche perché sono caratterizzati da una nudità totale. L'iconografia della pala presenta S. Agostino come patrono della città di Teopisca. Nella prima fascia, all'interno delle colonne centrali dal lato del Vangelo al lato dell'Epistola, si trovano le sculture di san Pietro, sant'Agostino e san Paolo. Nelle colonne laterali troviamo i temi della Vergine Maria in visita alla tomba di Gesù a sinistra e la Natività alla destra. Le otto colonne della seconda fascia sono attorcigliate attorno all'albero e anche nella nicchia centrale del secondo corpo c'è un'altra piccola scultura dimensioni, quasi impercettibile, quindi in totale ci sono tredici sculture e sei dipinti.

Nel secondo corpo orizzontale si possono osservare san Domenico, La Vergine col Bambino e San Francesco d'Assisi. Nelle nicchie laterali si trovano tele con S. Agostino a sinistra e San Francesco d'Assisi a destra. Le successive otto colonne della terza fascia sono ritorte ma meno ingombranti rispetto a quelle sottostanti. In questa sezione troviamo le immagini di san Camillo, san Ignacio de Loyola e san Filippo Neri. Nelle nicchie laterali dipinti con san Giovanni Evangelista a sinistra e san Ildefonso a destra.