Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Settecento: Giambattista Tiepolo

PITTORI: Giambattista Tiepolo

Madonna della Cintura e i santi Michele Arcangelo, Nicola da Tolentino, Agostino e Monica opera di Giovan Battista Tiepolo che proviene dalla chiesa della Madonna della Consolazione di Pirano

Madonna della Cintura e i santi Agostino

con Monica, Michele Arcangelo e

Nicola da Tolentino

 

 

GIOVAN BATTISTA TIEPOLO

1730

Trieste, Galleria Nazionale d'Arte Antica

 

Madonna della Cintura e i santi Michele Arcangelo, Nicola da Tolentino, Agostino e Monica

 

 

 

Il quadro, opera di Giovan Battista Tiepolo proviene dalla chiesa della Madonna della Consolazione di Pirano. L'indispensabile restauro, curato dalla Soprintendenza in occasione della Mostra "Histria: opere d'arte restaurate da Paolo Veneziano a Tiepolo", ha permesso un recupero totale dello splendido dipinto per il quale si è potuto proporre una datazione intorno al 1730 per le somiglianze che lo stile della pala presenta con coeve opere eseguite dal Tiepolo. La tela è conservata alla Galleria Nazionale d'Arte Antica di Trieste e fa parte della Collezione delle Opere provenienti dall'Istria.

Dal punto di vista iconografico il soggetto propone la tradizionale aggregazione di santi agostiniani che si accalcano attorno alla presenza della Madonna della Cintura, propriamente detta della Consolazione. Nella parte alta della composizione e al centro della tela, attorniata da angeli e sorretta da nubi, la Vergine porge la Cintura a sant'Agostino, in preziosi abiti episcopali, e a santa Monica, inginocchiata in preghiera sul lato destro. Alle loro spalle si affaccia un giovane Nicola da Tolentino con il giglio in mano e la stella sul petto. A sinistra si erge la figura fiera e pensosa di san Michele arcangelo che sconfigge il demonio.

Il santo, contitolare della chiesa di Pirano, è raffigurato statuariamente come un eroe classico che sta vincendo la lotta con il male. La ricchezza cromatica, dominata da tocchi di rosso, blu e giallo dorato, dà risalto all'opera dove la Vergine rappresenta il vertice di uno schema compositivo piramidale. Interessante è anche la piccola veduta paesistica al centro del dipinto con alberi, un edificio, un monte e un cielo azzurro che all'orizzonte si accende di luce rosea.

 

La festa della Madonna della Cintura viene celebrata la prima domenica dopo il 28 agosto, memoria di sant'Agostino. La devozione alla Vergine della Cintura, secondo la tradizione, è nata dal desiderio di Santa Monica di imitare Maria anche nel modo di vestire: Monica infatti avrebbe chiesto alla Madonna di farle conoscere quale era il Suo abbigliamento durante la Sua vedovanza e, soprattutto, come vestiva dopo l'ascesa al cielo di Gesù. La Vergine, accontentandola, le apparve coperta da un'ampia veste di stoffa dozzinale, dal taglio semplice e di colore molto scuro, ossia in un abito totalmente dimesso e penitenziale. La veste era stretta in vita da una rozza cintura in pelle che scendeva quasi fino a terra. Maria, slacciatasi la cintura, la porse a Monica raccomandandosi di portarla sempre e le chiese di invitare tutti coloro che desideravano il Suo particolare patrocinio ad indossarla. Fra i primi ci fu sant'Agostino e, poco per volta, la cintura divenne uno dei tratti distintivi dell'ordine degli Agostiniani e di quanti hanno regole di vita che traggono spunto da sant'Agostino. La cintura nel mondo romano ed in questo contesto in particolare, aveva un valore simbolico ed indicava un legame (non a caso giocava un ruolo importante nel matrimonio dell'età classica), in un rapporto certamente di livello impari, di sottomissione che comportava una protezione, espressa da parte della Madonna nella forma del Patrocinio. Nella coroncina da recitarsi ogni giorno da parte dei "cinturati" questo accessorio viene interpretato come l'umanità di Cristo che per amore ha sparso il Suo sangue per le Sue creature. Portare la cintura equivale ad avere di fronte a sé il volto del Redentore e deve aiutare a tenere un comportamento aderente al Vangelo, secondo la volontà del Signore. Sono frequenti le immagini in cui si ritrae la Vergine, in alto, tra santa Monica e sant'Agostino in atto di donare la propria cintura: la Madonna appare con il Bambino in braccio, elemento che manca nel racconto tradizionale e non indossa affatto un abito scuro ma è raffigurata quasi sempre con la veste rosa e azzurra: il colore penitenziale rimane solo per la cintura che offre ai fedeli anche perché il nero o il marrone sono due colori capaci di evidenziare il particolare all'interno della composizione pittorica. L'iconografia della Madonna della Cintura è simile in vari casi a quella della Vergine del Rosario e la stessa Cintura si può confondere con quello strumento di preghiera: come nel caso della Madonna di Pompei, anche la Vergine della Cintura viene sovente raffigurata fra due santi uno di sesso maschile e l'altro femminile.  

 

Giambattista Tiepolo

Tiepolo fu il più potente, rigoglioso e influente pittore europeo del Settecento almeno nella prima diffusione del gusto illuminista e classico. Ha dettato il gusto per la grande decorazione signorile nelle corti reali. Ai vastissimi affreschi è legata soprattutto la sua fama di artista: ma Tiepolo va considerato un pittore versatile, capace di svariare in numerosi campi dell'arte e di adattarsi ai soggetti, alle tecniche e alle dimensioni più diverse. Allievo di Gregorio Lazzarini, il giovane Tiepolo si iscrive a 21 anni alla corporazione dei pittori di Venezia. Nel 1719 sposa Cecilia Guardi: la sua attività abbandona le tenebre del barocco per aprirsi a scene sempre più solari e vivacemente colorate, passando per il recupero della grande tradizione veneta rinascimentale.