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PITTORI: Matěj Václav Jäckel

Sant'Agostino vescovo e cardioforo

Sant'Agostino vescovo e cardioforo

 

 

MATEJ VACLAV JACKEL

1700-1701

Praga, chiesa di san Francesco Serafico

 

Sant'Agostino vescovo e cardioforo

 

 

 

La chiesa di san Francesco a Praga conserva innumerevoli opere d'arte, fra cui alcune statue di Matěj Václav Jäckel. Fra queste in particolare spicca quella della figura di sant'Agostino, raffigurato come vescovo Dottore della Chiesa e realizzata con uso di marmo e materiale metallico. Il santo in abiti episcopali si erge a figura intera con la mitra in testa appoggiandosi la mano sinistra al bastone pastorale. Con la mano destra trattiene un libro contro il proprio corpo e sopra è deposto un grosso cuore fiammante. L'abbigliamento del santo esprime con forza la concezione realistica dell'arte scultorea di Jäckel che trova realizzazione nelle pieghe della veste. Il viso stesso di Agostino esprime una intensa vivacità espressiva grazie ad uno sguardo profondo e ai lineamenti tratteggiati con cura. Una folta e lunga barba riccioluta assicura una equilibrata maturità.

Nel 1233 sant'Agnese di Boemia fondò a Praga un ospedale per poveri e malati e la chiesa di San Francesco con il monastero delle Clarisse e dei Fratelli Minori. L'attuale chiesa nel 1688 fu consacrata dall'arcivescovo di Praga, Johann Friedrich von Waldstein e dedicata a San Francesco d'Assisi. La pianta dell'edificio è a forma di croce, mentre la navata e le cappelle sono disposte a forma di grande croce. Sulla facciata della chiesa in varie nicchie compaiono le statue di grandi personaggi della storia boema. All'interno la chiesa è stata decorata dall'artista Wenzel Lorenz Reiner, mentre le immagini di quattro evangelisti compaiono sulla volta a cupola tra gli stucchi realizzati da Tomasso Soldatti. Sull'arco sopra l'altare c'è un'immagine dell'Assunta di Maria. La cupola è interamente dipinta con l'affresco del Giudizio Universale di Reiner, che dipinse anche quadri ad olio su metalli che raffiguravano i Padri della Chiesa. Johann Christoph Lischka ha dipinto figure allegoriche e angeli sul soffitto del presbiterio, gli affreschi all'interno delle cappelle di San Giovanni Battista e della Santissima Trinità e gli affreschi degli angeli sopra l'ingresso della chiesa. Il dipinto delle stimmate di San Francesco di Lischka costituisce la pala dell'altare maggiore che fu realizzato da J. Dobner.

Nella chiesa c'è una cappella dedicata a sant'Agostino, la cui presenza e consacrazione si riferisce agli inizi dell'Ordine dei Crociati al tempo di Agnese di Boemia. Come derivazione dei fratelli minori, nel 1237, seguendo l'esempio dei fratelli italiani, adottò la regola di Sant'Agostino.

La cappella si trova nell'area nord-ovest della chiesa, sul lato destro dell'altare. Accanto alla figura di Cristo, qui troviamo le pitture ad affresco con i temi della conversione di sant'Agostino (la scena del tolle lege), l'incontro di Agostino con un bambino in riva al mare, Agostino che scrive i suoi libri e nello spazio di riempimento sotto la cupola le quattro figure allegoriche della virtù.

 

 

Matěj Václav Jäckel

Nacque nel 1655. In Germania ha appreso l'arte scultorea probabilmente a Dresda nella bottega di Melchior Barthel. Verso il 1684 si trasferì a Praga dove aprì una propria bottega producendo un gran numero di statue soprattutto per committenze religiose. Tra le sue opere più famose ci sono tre sculture collocate sui pilastri del Ponte Carlo a Praga. La prima è quella di sant'Anna (1707), commissionata da Rodolfo di Lisov, signore di Nový Stránov e Vtelna, cui fecero seguito una scultura della Madonna, san Domenico e san Tommaso d'Aquino (1708) e una Madonna con san Bernardo (1709) eseguita per l'ordine cistercense. Un'altra importante opera è la rappresentazione scultorea per l'altare maggiore della chiesa crociata di San Francesco a Praga.

La qualità delle sculture del suo laboratorio è varia, ma in genere non di sono di qualità eccelsa. Sorprende piuttosto il gran numero di statue prodotte.

Scultori suoi contemporanei come František Preiss e Jan Bedřich Kohl-Severa sono artisti decisamente più significativi. Suo figlio Antonín Jäckel e il genero Ignác František Weiss continuarono l'attività del laboratorio dopo la sua morte nel 1738.