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PITTORI: Maestro di Wertingen

Agostino cardioforo vescovo e Dottore della Chiesa

Agostino cardioforo vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

MAESTRO DI WERTINGEN

1770-1790

Wertingen, chiesa di san Martino

 

Agostino cardioforo vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Il dipinto del soffitto centrale del coro raffigura il santo patrono della chiesa Martino, che viene portato in cielo da Cristo. Un angelo tiene un'oca in mano, l'attributo iconografico del santo. La scena è incorniciata da ritratti ovali dei quattro Padri della Chiesa occidentale: Ambrogio di Milano, Agostino di Ippona, Gerolamo e Papa Gregorio I. Le grisaglie sotto le lunette raccontano episodi della vita di S. Martino. Il soffitto è ricco di stucchi a viticci di acanto lussureggianti e di ghirlande, vasi, angeli e teste di angeli: un ottimo lavoro di Wessobrunner. In contrasto con il resto della decorazione si presentano i dipinti del soffitto della navata, eseguiti da Franz Klemmer (1879-1964). Un dipinto raffigura i tre beati Albert von Wörleschwang, Gisebert di Zusmarshausen e Siegelbert da Oberhausen, mentre un altro mostra sant'Ulrico nella battaglia sul Lechfeld, con sullo sfondo la città di Augusta.

La raffigurazione di Agostino pone l'accento sulla questione trinitaria tanto cara al santo. Dipinto a mezzo busto seduto su una cattedra, il santo regge nella mano sinistra un cruore fiammante, mentre con la destra regge un libro aperto. Il alto a destra si nota in un cerchio il triangolo simbolo della Trinità, espressa attraverso tre fiammelle. Il volto del santo, arricchito da una folta barba riccioluta, ha un aspetto ancora giovanile mentre lo sguardo dei suoi occhi è tutto rivolto al simbolo trinitario. Alle spalle del santo si vede il bastone pastorale e la mitra.

 

La chiesa di san Martino a Wertingen nel distretto di Dillingen sul Danubio in Baviera, ha origini antiche e risale ai tempi del dominio francone. Già nel 1297, il sigillo cittadino di Wertinger testimonia la presenza della chiesa romanica a due torri di San Martino. Un'immagine simile si ritrova anche sul sigillo di un documento del 1374. Dopo che un incendio verificatosi in occasione dell'assedio della città nel 1462 distrusse la chiesa, questa è stata ricostruita in stile tardo gotico sulle fondazione romaniche delle torri con un nuovo coro. Questa chiesa fu bruciata ancora un'altra volta nel 1646 durante l'occupazione della città da parte degli Svedesi nel corso della Guerra dei Trent'anni. Nel 1648, iniziò la ricostruzione della chiesa barocca e intorno al 1700 fu costruita una nuova navata, che fu abbellita dall'artista Wessobrunn con una ricca decorazione a stucc .