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PITTORI: Maestro di Třeboň

Agostino e i santi Gerolamo ed Egidio

Agostino e i santi Gerolamo ed Egidio

 

 

MAESTRO DI TREBON

1380

Praga, Galleria Nazionale

 

Agostino e i santi Gerolamo ed Egidio

 

 

 

La pala d'altare di Třeboň è una fra le più importanti opere dell'arte pittorica gotica europea. In origine era collocato nella chiesa agostiniana di sant'Egidio sull'altare dedicato a Maria Maddalena e sant'Agostino. Ora è esposto nella collezione di arte medievale della Galleria Nazionale di Praga.

Della grande pala d'altare realizzata nel 1380 circa da un anonimo pittore gotico sono sopravvissuti tre pannelli dipinti su entrambi i lati. La struttura della pala doveva avere come tema centrale la Crocifissione. Dei tre pannelli rimasti quello centrale raffigura l'orazione di Cristo nell'orto, i due pannelli laterali la Resurrezione e la Deposizione. Sul loro verso sono espressi diversi santi. Su quello della Resurrezione troviamo san Giacomo Minore, san Bartolomeo e san Filippo. Sul verso della Deposizione sant'Egidio, sant'Agostino e san Gerolamo.

Sulla quarta ala mancante probabilmente c'era una scena successiva alla Risurrezione di Cristo, ad esempio il Noli Me Tangere, dato che la pala si trovava sull'altare consacrato a Maria Maddalena.

La pala d'altare avrebbe potuto essere alta più di 3 metri, con una coppia di ante una sopra l'altra. La pala d'altare aperta con scene della Passione unificate da uno sfondo rosso, invitava i fedeli alla meditazione. La parte posteriore con dipinti di santi maschili e femminili, visibili quando l'altare era chiuso, è molto probabilmente connessa con la dedicazione della chiesa e delle sue cappelle, nonché con i santi patroni dell'ordine agostiniano e le reliquie sacre custodite nella chiesa.

La qualità della pittura della pala rappresenta l'apice dell'arte europea alla fine del Trecento. Il materiale utilizzato, la tecnica pittorica e le dimensioni di ogni pannello (altezza 132 cm, larghezza 92 cm) sono identici in tutti quelli sopravvissuti. I pannelli sono stati realizzati con assi di abete rosso uniti da pioli e ricoperti su entrambi i lati con tela. Il supporti pittorico è costituito da uno strato di argilla silicea a grana grossa e da un ulteriore strato di gesso finemente lavorato. Il disegno preparatorio fu eseguito a pennello con pigmento rosso, mentre le linee incise segnalano esclusivamente gli elementi architettonici.

Fu probabilmente Jan di Jenštejn, il terzo arcivescovo di Praga, a raccomandare il pittore agli agostiniani di Roudnice, che avevano fondato il monastero di Třeboň. La consacrazione dell'altare nel 1378 (AD MCCCLXXVIII consecratum est hoc altare ...) è attestata da uno scritto. La pala fu smantellata nel 1730 e i singoli pannelli furono dispersi in chiese minori nell'area circostante. I primi due pannelli (Il Monte degli Ulivi e La Resurrezione) provengono dalla chiesa di santa Maddalena vicino a Třeboň, dove furono scoperti nel 1843 e salvati da Jan Erazim Wocel nel 1858. Nel 1872 furono acquistati dal conte A. Kaunic e K. Schäffner per la Pinacoteca della Società degli Amici dell'Arte. Il terzo pannello fu riscoperto nella cappella di Domanín, dove nel 1895 serviva da dipinto d'altare e venne acquisito per la collezione statale nel 1921.

Il pannello della Deposizione sul verso riproduce i santi Egidio, Agostinoe Gerolamo. Egidio era il santo a cui era consacrata la chiesa di Třeboň; Agostino e Girolamo erano venerati come Padri della Chiesa e Santi Patroni dei Canonici Agostiniani. La figura centrale di Agostino è rappresentata in paramenti episcopali con la mitra in testa, il bastone pastorale nella mano sinistra e un libro che sta leggendo. Il suo viso non ha la barba, come frequentemente appare nella sua iconografia in Europa centrale e settentrionale. Sulla sua spalla destra compare una colomba. alla sua destra troviamo sant'Egidio e a sinistra san Gerolamo in abiti cardinalizi in compagnia di un leone.

 

 

Maestro della pala d'altare di Třeboň

Questo pittore boemo, che fu attivo alla corte di Praga fra gli anni Settanta  e Novante del Trecento, si sarebbe formato sui dipinti del Maestro Teodorico presenti nel castello di Karlštejn. Può darsi che abbia frequentato la bottega del maestro Teodorico, dove avrebbe anche acquisito l'arte franco-fiamminga. Nella pala di Třeboň l'artista si propone di raggiungere l'impatto emotivo dell'immagine e dei temi religiosi, per sviluppare una profonda esperienza personale. Con l'ammorbidimento generale del ritratto, questo lavoro segna la nascita del gotico internazionale e la variazione boema del "bellissimo stile". Secondo l'estetica teocentrica di Agostino, la bellezza corporea è un semplice luccichio della bellezza superiore; è soggetto al tempo e cambia mentre la vera bellezza è assoluta e oltre il tempo. Agostino avvicinò e rese quasi identica la nozione di arte e la nozione di bellezza, tanto che l'ordine agostiniano divenne il divulgatore della Devotio Moderna, dove la pietà personale approfondita con credenze agostiniane e umanesimo primordiale pone una grande enfasi sui valori estetici.