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PITTORI: Turino di Vanni

San Pietro, San Nicola di Bari, Sant'Agostino

San Pietro, San Nicola di Bari, Sant'Agostino

 

 

TURINO DI VANNI

1370-1438

Pisa, Museo Nazionale di S. Matteo

 

San Pietro, San Nicola di Bari, Sant'Agostino

 

 

 

Le immagini dei santi Pietro, Nicola di Bari e Agostino costituiscono uno scomparto di un polittico dipinto con la tecnica a tavola. Lo scomparto viene attribuito in bibliografia a Taurino, anche se qualche critico d'arte ha fatto il nome di un certo Falconi Bernardo di Nello di Giovanni. L'opera è conservata a Pisa, presso il Museo Nazionale di san Matteo.

Sant'Agostino vi è raffigurato come vescovo e Dottore della Chiesa: il pittore ha utilizzato in questo caso uno stereotipo ben collaudato che vede il santo vestito con paramenti episcopali. In testa porta la mitra e con la mani regge un libro e impugna il bastone pastorale. Una folta barba riccioluta gli copre il mento fino al petto.

Il primo a parlare di Agostino come Dottore della Chiesa fu Beda il Venerabile che lo elencò assieme ai santi Gerolamo, Ambrogio e Gregorio papa in un suo scritto dell'VIII secolo. Questo elenco fu approvato il 24 settembre 1294 con lettera di conferma liturgica di papa Bonifacio VIII stilata ad Anagni.

 

 

Turino Vanni

Torinus Vannis De Reguli nacque a Rigoli (San Giuliano Terme) nel 1348, figlio di un vasaio del paese. Il suo modo di dipingere segue gli stilemi della Scuola senese, tanto che fu considerato a lungo un imitatore di Taddeo di Bartolo. La sua tavola "Battesimo di Cristo" del 1390 circa è sicuramente riconducibile a un pannello di Niccolò di Pietro Gerini. Fra le sue opere vanno certamente ricordate la "Madonna col Bambino fra i santi Ranieri, Torpè e due sante" o il polittico "Santa Margherita e scene di vita dei Santi" alla Pinacoteca Vaticana.

In quest'ultima opera come pure nei pannelli della "Vergine e il bambino con gli angeli" e della "Annunciazione dell'Arcangelo Gabriele alla Vergine" Turino Vanni riesce ad esprimere al meglio il suo stile personale, dove le figure sono più larghe e richiamano la più recente pittura fiorentina. Tra il 1405 e il 1419 Turino fu probabilmente a Genova dove realizzò il "Trittico della Vergine e il Bambino con i Santi" e nel 1416 a Savona eseguì dipinti per il Palazzo Pubblico.

Nel 1419 lo troviamo a Pisa dove restaura alcuni affreschi nel Camposanto Monumentale. E in questa città, dove continuò a lavorare, morì dopo il 1438, ormai quasi centenario.