Percorso : HOME > Iconografia > Tematiche agostiniane > Battezza i catecumeni

Tematiche iconografiche agostiniane: Battezza i catecumeni

Battezza i catecumeni

Battezza i catecumeni

 

 

AGOSTINO BATTEZZA I CATECUMENI

 

 

 

Il soggetto di Agostino che battezza non è molto comune: è diffusa piuttosto la raffigurazione del suo battesimo ad opera di Ambrogio. Si tratta di una delle diverse tematiche iconografiche che sono servite a illustrare una delle attività di maggior rilievo svolte dal santo durante la sua azione pastorale.

 

1. 1. Ricevete la formula della fede che è detta Simbolo. E quando l'avete ricevuta imprimetela nel cuore e ripetetevela ogni giorno interiormente. Prima di dormire, prima di uscire, munitevi del vostro Simbolo. Nessuno scrive il Simbolo al solo scopo che sia letto, ma perché sia meditato. E perché la dimenticanza non distrugga ciò che la diligenza ha tramandato, funzioni da libro per voi la vostra memoria. Ciò che udrete sarà l'oggetto della vostra fede e quello che crederete lo ripeterete anche con la lingua. Ha detto infatti l'Apostolo: Con il cuore si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza. Questo è il Simbolo che ripasserete e che ripeterete.

Le parole che avete sentito recitare si trovano qua e là nelle Scritture divine ma da lì sono state raccolte e riassunte in un unico testo per evitare fatica alla memoria degli uomini più lenti e perché ogni uomo possa dire, possa ritenere quello che crede. Non avete proprio appena adesso sentito che Dio è onnipotente? Ebbene voi cominciate ad averlo anche come Padre, dal momento in cui foste nati da quella Madre che è la Chiesa.

1. 2. Così dunque avete già imparato, avete meditato, avete ritenuto il concetto, siete nella situazione di poter dire: Credo in Dio Padre onnipotente. Dio è onnipotente. Essendo tale, non può morire, non può ingannarsi, non può mentire, e, come dice l'Apostolo: Non può rinnegare se stesso. Quante cose non può fare pur essendo onnipotente, anzi proprio perché non le può fare è onnipotente! Infatti se potesse morire, non sarebbe onnipotente; così se potesse mentire, ingannarsi, ingannare, agire ingiustamente, non sarebbe onnipotente; se tali possibilità ci fossero in lui, ciò non corrisponderebbe alla onnipotenza. Indubbiamente il nostro Padre onnipotente non può peccare. Può fare quel che vuole perché è la onnipotenza stessa. Fa qualunque cosa voglia di bene, di giusto; una cosa che sia male a farsi non la vuole. Nessuno resiste all'Onnipotente così da non fare quello che egli vuole.

AGOSTINO, Discorso sul Simbolo rivolto ai Catecumeni 1, 1-2

 

 

Le rappresentazioni iconografiche di Agostino che battezza i catecumeni

Genga Girolamo (1476-1551) a Bergamo, Accademia Carrara

Marchesi Girolamo (1471-1540) a Bergamo, Accademia Carrara

Genga Girolamo (1513-1520) a Columbia, National Gallery of Art

Gunther Mattheaus (1755) a Indersdorf, chiesa parrocchiale