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Tematiche iconografiche agostiniane: Agostino Cristo e il Crocefisso

Agostino ai piedi del Crocefisso di Palma a Ortona

Agostino ai piedi del Crocefisso di Palma a Ortona

 

 

AGOSTINO CRISTO E IL CROCEFISSO

 

 

 

Agostino ripercorre ogni fase della passione, morte e risurrezione di Cristo in vari passi delle sue opere. Li troviamo in particolare nel suo Commento al Vangelo di Giovanni, composto verso l'anno 416. Questo libro è una raccolta di omelie, frutto della sua predicazione al popolo, quando era ormai vescovo. Agostino predilige questo Vangelo poiché considera san Giovanni apostolo il discepolo più vicino a Gesù Cristo e pertanto colui che meglio ha saputo coglierne l'insegnamento. In queste omelie ad Agostino interessa specialmente consegnare ai fedeli l'immagine autentica del Salvatore. Lo fa perché è convinto che gran parte delle eresie, cui si opponeva nella sua attività pastorale, presupponevano una errata elaborazione della cristologia.

 

Dal Discorso 234 nei giorni Pasqua:

3. Crediamo dunque in Cristo crocifisso, ma crocifisso così che al terzo giorno risuscitò. Questa è la fede che ci distingue da quei discepoli, che ci distingue dai pagani e dai Giudei: la fede in forza della quale crediamo che Cristo è risorto da morte. Lo dice l'Apostolo a Timoteo: Ricordati che Cristo Gesù, discendente di Davide, risuscitò dai morti secondo il mio Vangelo 5. E di nuovo lo stesso Apostolo: Se nel tuo cuore crederai che Gesù è il Signore e con le tue labbra confesserai che Dio l'ha risuscitato dai morti, sarai salvo 6. Questa è la salvezza di cui vi ragionavo ieri: Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo 7. So che voi credete; quindi sarete salvi. Ebbene, ritenete saldo nel cuore e professate con le labbra che Cristo è risorto da morte.

 

Scrive ancora sant'Agostino: «Come vorrei, o miei fratelli, incidervi nel cuore questa verità! Se volete vivere un cristianesimo autentico, aderite profondamente al Cristo in ciò che egli si è fatto per noi, onde poter giungere a lui in ciò che è e che è sempre stato. È per questo che ci ha raggiunti, per farsi uomo per noi fino alla croce. Si è fatto uomo per noi, per poter così portare i deboli attraverso il mare di questo secolo e farli giungere in patria, dove non ci sarà più bisogno di nave, perché non ci sarà più alcun mare da attraversare. È meglio, quindi, non vedere con la mente ciò che egli è, e restare uniti alla croce di Cristo, piuttosto che vedere la divinità del Verbo e disprezzare la croce di Cristo. Meglio però di ogni cosa è riuscire, se possibile, a vedere dove si deve andare e tenersi stretti a colui che porta chi avanza».

 

 

Agostino Cristo e il Crocefisso

 

Ai piedi del Crocefisso  (AGOSTINO, Confessioni, 9, 2, 3)

Ferito d'amore per Cristo  (CORNELIUS LANCELOTZ, Sancti Aurelii Augustini Hipponensis episcopi et S.R.E. doctoris vita)

Prega Cristo  (AGOSTINO, Salmo 85)

Prega Gesù e Apostoli  (AGOSTINO, Lettera 265 a Seleuciana, 3)

Prega l'Eterno Padre  (AGOSTINO, Soliloqui, 1, 1, 2-4)