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Tematiche iconografiche agostiniane: Prega Cristo

Prega Cristo, composizione di Cerano

 

Agostino prega Cristo in gloria

 

 

AGOSTINO PREGA CRISTO IN GLORIA

 

 

 

Uno degli aspetti messi in rilievo dagli iconografi del santo, da solo o assieme ad altri, è la sua attitudine alla preghiera. Per Agostino essa era strumento per parlare con Dio ed avvicinarsi ai misteri della Incarnazione, oltre che mezzo per esprimere pienamente la propria umanità. La preghiera è anche il modo per rapportarsi agli uomini cercando di stimolarli ad avvicinarsi a Dio.

Agostino commentando il salmo 85, fa vedere che quel salmo è preghiera di Cristo, però dice: attenti, è preghiera di Cristo, ma anche preghiera nostra.

Dice così: "Noi dunque preghiamo a lui, per lui e in lui. Diciamo con lui e lui dice con noi. Noi diciamo in lui e lui dice in noi l'orazione di questo salmo…nessuno dunque, quando sente queste parole, dica: non è Cristo che le dice. O al contrario: non sono io che le dico. Perché se si riconosce parte del corpo di Cristo, deve dire l'una e l'altra cosa: Cristo le dice, io le dico. Non dire nulla senza di lui, egli non dice nulla senza di te".

AGOSTINO, Salmo 85

 

La tesi più profonda e più frequente dell'ecclesiologia agostiniana è quella della Chiesa, Corpo mistico di Cristo o della Chiesa-comunione, comunione dei membri con Cristo e tra loro. C'era da aspettarsi che il vescovo d'Ippona, parlando della preghiera, ne traesse tutte le conseguenze. Lo fece, infatti, e con tanta insistenza e abbondanza da destare meraviglia in chi non conosca il teologo e il mistico Agostino, che fu un grande innamorato di Cristo. Tali conseguenze trasse soprattutto nell'immensa opera delle Esposizioni sui Salmi, in cui è dominante la spiegazione cristologica ed ecclesiologica. In essi egli sente la voce di Cristo e la voce della Chiesa: di Cristo che parla in nome del suo Corpo mistico, della Chiesa che, unita al suo Capo, loda, implora, canta lungo il pellegrinaggio terreno:

" Dobbiamo sentire ormai nota e familiare, come fosse la nostra, la sua voce in ogni salmo, sia che canti o che gema, si allieti nella speranza o sospiri nella realtà ". Una sintesi di quest'aspetto della preghiera cristiana, così caro al vescovo d'Ippona, si trova all'inizio del commento al Salmo 105. Vi si legge: " Il Signore nostro Gesù Cristo è colui che prega per noi, che prega in noi, che è pregato da noi. Prega per noi come nostro sacerdote, prega in noi come nostro capo, è pregato da noi come nostro Dio. Riconosciamo in lui la nostra voce e noi la sua ". Sintesi stupenda, segno di acume e di maturità di pensiero. L'oratore continua spiegando: " Noi preghiamo rivolti a Lui, preghiamo per mezzo di Lui, preghiamo in Lui. Ciò che diciamo, lo diciamo con lui ed egli lo dice con noi ... è Cristo che parla e sono io che parlo ". E ammonisce: " Non dire nulla senza di Lui ed Egli non dice nulla senza di te."

Ammonimento severo insieme e consolante, che riassume l'aspetto più profondo della nostra preghiera, la quale o è unita a Cristo o non è cristiana.

 

 

Le rappresentazioni iconografiche di Agostino che Prega Cristo

Mathieu Le Vavasseur (1313-1330) a Chantilly, Museo Condé ms 26

Tommaso da Modena (1326-1379) a Venezia, Biblioteca Marciana, ms. Lat. 60

Cecco di Pietro (1371-1402) a Pisa, Museo Nazionale di S. Matteo

Giacomo da Campli (1440-1460) a Visso, Museo Civico Diocesano

Eberhard da Chiusa (1478) a Trier, StadtBibliothek, HS 141 folio 1v

Crespi Giovan Battista il Cerano (1625-1626) a Meda, chiesa di San Vittore

Pacheco Basilio (1744-1746) a Lima, Monastero degli Eremitani

Gonçalves André (1750-1760) a Coimbra, chiesa di S. Cruz, Sacrestia

Scarpati Giorgio (1950-1970) a Milano, Cappella Famiglia Universitaria

Repelin Philippe (1912) a Lione, chiesa di sant'Agostino