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Tematiche iconografiche agostiniane: Agostino e san Isidoro

sant'Isidoro vescovo di Siviglia

 

sant'Isidoro vescovo di Siviglia

 

 

AGOSTINO E SANT'ISIDORO

 

 

 

Nato a Cartagena in Spagna verso il 570, morì arcivescovo di Siviglia nel 636 succedendo nel 606 sulla stessa cattedra del fratello Leandro. Isidoro è una della figure più significative della Chiesa occidentale e il principale esponente della filosofia cristiana tra il VI e il VII secolo.

Lavorò alla conversione dei Visigoti, ebbe una parte importante nei concili di Toledo e di Siviglia. Ci ha lasciato un numero enorme di trattati e opere che sono elencate dal suo discepolo Braulio. Fu promotore di scuole, dove si insegnava il trivio e il quadrivio con il commento delle opere aristoteliche. Isidoro fu un grande ammiratore di Agostino.

Formatosi alla lettura di S. Agostino e S. Gregorio Magno, pur senza avere la vigoria di un Boezio o il senso organizzativo di un Cassiodoro, con essi Isidoro condivide la gloria di essere stato il maestro dell'Europa medievale e il primo organizzatore della cultura cristiana. Una leggenda racconta che nel primo mese di vita uno sciame d'api, invasa la sua culla, depositasse sulle labbra del piccolo Isidoro un rivoletto di miele, come auspicio del dolce e sostanzioso insegnamento che da quelle labbra sarebbe un giorno sgorgato. Sapienza, mai disgiunta da profonda umiltà e carità, gli hanno meritato il titolo di "doctor egregius" e l'aureola di santo.

 

 

Le rappresentazioni iconografiche di Agostino e san Isidoro

Maestro Cappella Quinones (1100-1200) a Leòn, S. Isidoro, Cappella Quinones