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Tematiche iconografiche agostiniane: Alipio

Alipio

 

Sant'Alipio

 

 

ALIPIO

 

 

 

La figura di Alipio è di grande importanza nella vita di Agostino. Amico di gioventù, lo accompagna durante il suo viaggio in Italia, prima a Roma, poi a Milano e infine a Cassiciaco. Nelle confessioni si scoprono diversi episodi che parlano di lui. Ma sono soprattutto i Dialoghi, scritti nel 386-387 d. C. a Cassiciaco, l'attuale Cassago Brianza a darci molte informazioni sulla sua personalità. Condividerà con Agostino la scelta di una vita monacale e ritornato in Africa seguirà Agostino nella sua esperienza cristiana. Diventerà vescovo.

Alipio studiò diritto a Roma, viaggiò in Oriente, dove conobbe s. Girolamo e fu eletto vescovo della sua città verso il 394, ancor prima che Agostino divenisse vescovo di Ippona. Con Agostino e Possidio partecipò ai Concili d' Africa, figurando con loro anche nella famosa riunione avvenuta a Cartagine nel 411 tra cattolici e donatisti, tra i sei prescelti dai 266 vescovi cattolici, per parlare a nome di tutti.

Nel 411 partecipò alla Conferenza di Cartagine, e fu tra i sette vescovi cattolici che sostennero le dispute con i donatisti, nel 416 partecipò al Concilio di Milevi (Numidia) e nel 418, per incarico di papa Zosimo, si recò a Cesarea di Mauritania per affari ecclesiastici, prendendo parte alla disputa di Agostino con Emerito, vescovo donatista. Per la causa pelagiana si adoperò con zelo e venne più volte in Italia, latore di opere agostiniane al pontefice Bonifacio e al comes Valerio. Si presume che fosse ad Ippona per la morte di Agostino, e che sia morto nello stesso anno 430. I Canonici Regolari e l'Ordine agostiniano ne celebrano la festa, insieme a quella di Possidio, il 16 maggio e il culto di questi due santi, che rappresentano l’eredità monastica di Agostino, fu confermato da Clemente X con il breve Alias a Congregatione il 19 agosto 1672.

 

 

Ascoltami, dunque, o meglio, per mezzo della mia debole persona, ascolta il Signore Dio nostro. Rammenta come ti comportavi quando era ancora viva la prima tua moglie, di santa memoria, e come poco dopo la sua morte sentisti nausea delle vanità mondane e come bramasti di consacrarti al servizio di Dio. Sappiamo, anzi siamo testimoni della conversazione avuta tra noi a Tubune circa i tuoi sentimenti e propositi. Eravamo soli con te io e il fratello Alipio. Non posso credere che gli affari terreni, dai quali sei stato assorbito, abbiano avuta tanta forza da cancellartela completamente dalla memoria.

AGOSTINO, Lettera 220, 3

 

 

 

Le rappresentazioni iconografiche di Alipio

Pietro Vannucci detto il Perugino (1513-1523) a Perugia, Galleria Nazionale dell'Umbria

Anonimo di Cascia (XIX secolo), basilica di santa Rita, portone d'ingresso

Del Castillo Felipe Fernandez (1760) Carmona, Convento della Santissima Trinità