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LA PROVINCIA agostiniana DI inghilterra

Il monastero inglese agostiniano di Ramsgate

Monastero di Ramsgate

 

 

IL XIII SECOLO

 

 

 

Il 3 settembre 1249 il re Enrico III diede il benvenuto in Inghilterra ai frati eremiti agostiniani con l'augurio che "essi sarebbero rimasti in questa terra e trattati bene da tutti". Pertanto il mese di settembre 1249 segna l'inizio della presenza degli Agostiniani in Inghilterra. Di regola i Cronisti inglesi segnano l'inizio nel 1250, ma la differenza di pochi mesi è insignificante. In nessun altro paese gli inizi della presenza agostiniana pre-unione può essere fissata con tanta esattezza.

La testimonianza del documento regio del 1249 è incontestabile. Esiste però un documento isolato del XIV secolo, basato su fatti noti per sentito dire, che riconosce la presenza degli Agostiniani inglesi come molto precedente. Questa unica affermazione riguarda la fondazione dell'Ordine a Winchester, dove il Consiglio Comunale cercò di bloccare il trasferimento degli Agostiniani nel centro della città, argomentando che i frati: "per più di 200 anni -si dice- hanno posseduto una casa adeguata nei sobborghi di Winchester, ben costruita e contigua alla città e nella quale erano sepolti i corpi di molti nobili e di altre persone"

I padri cittadini non avrebbero fatto questo appello alla tradizione orale, se avessero avuto la possibilità di citare dei documenti, non si sarebbero però esposti a raccontare una evidente menzogna. L'unica spiegazione soddisfacente è che la fondazione eremitica di Winchester esistesse già da lungo tempo, quando nel 1255 l'ordine del Papa la portò nell'ovile agostiniano. Può anche darsi che gli Agostiniani avessero avuto in dono o acquistato un'antica fondazione religiosa quando avevano iniziato a vivere nella casa di Winchester.

Gli Agostiniani ben accolti da re Enrico III nel 1249 erano un gruppo religioso distinto, conosciuto con un titolo ben definito e riconosciuto dall'autorità religiosa. Quel titolo era dato esclusivamente agli Eremiti agostiniani della Toscana (F. ROTH, Annibaldi, nota 186) che erano stati riorganizzati dal Card. Annibaldi nel 1244. Questo Ordine aveva come scopo principale il ritiro dal mondo per ottenere la perfetta unione con Dio. Erano talmente ricchi di vocazioni e pieni di entusiasmo per il loro modo di vivere che erano pronti ad espandersi oltre mare. L'Inghilterra sembrò loro un territorio fertile per questo tipo di vita. La tradizione eremitica era eccezionalmente fertile nelle isole britanniche (R. M. CLAY, The hermits and anchorites of England (Gli eremiti e gli anacoreti in Inghilterra), Londra 1914) e pertanto gli Agostiniani stavano mettendo radici in un terreno adatto. Furono attratti anche dalla ben nota inclinazione favorevole di Enrico III verso gli Ordini mendicanti. Altrettanto noto era il desiderio forte con cui i nobili cercavano di essere sepolti nelle chiese dei frati. Molto fu dovuto anche all'influenza di Riccardo Annibaldi, loro cardinale protettore, la cui posizione potente presso la Curia romana aveva attirato molto presto l'attenzione della Corte inglese. Re Enrico III, cercando di ottenere l'Arcivescovato di Canterbury per suo zio Bonifacio di Savoia (Bonifacio di Savoia diventò zio del re d'Inghilterra grazie al matrimonio di Enrico con Eleonora di Savoia nel 1236. Eleonora era una donna ambiziosa e con tutti i regnanti di quell'epoca usò la sua nuova posizione per promuovere gli interessi della sua famiglia. Per i contatti fra l'Inghilterra e il Card. Riccardo, e F. ROTH, Annibaldi, note 47 e 124) richiese l'aiuto del Cardinale nel dicembre 1243. Ebbe di nuovo bisogno di lui per i suoi piani ambiziosi per ottenere la corona di Sicilia, che cercò di procurarsi prima per suo fratello Riccardo di Cornovaglia e poi per suo figlio Edmondo. Riccardo Annibaldi sfruttò spesso queste occasioni per procurare vantaggi alla sua famiglia e promuovere l'espansione dell'Ordine che era sotto la sua protezione (L'esempio più chiaro è la fondazione di Würzburg: F. ROTH, Annibaldi, nota 59). E' significativo che le fondazioni di Clare e Londra avvenissero in un momento in cui i servizi del Cardinale erano fortemente richiesti. La fondazione di Clare fu iniziata da Riccardo di Gloucester, un diplomatico di grande esperienza che aveva viaggiato moltissimo (N. DENHOLM-YOUNG, Richard of Cornwall, Oxford 1947, pp. 87-88) e Lord Humphrey di Bohun, alto Sceriffo d'Inghilterra e parente del re, fece la fondazione di Londra.

Poiché l'influenza del Cardinale sull'Ordine è stata esaminata solo in tempi moderni, gli storici più antichi danno tutto il credito per l'instaurazione e l'organizzazione dell'Ordine in Inghilterra alla guida santa di uomini come Alberto da Verona, Angelo dell'Etruria, Guglielmo Sengham e di "altri dotti e santi uomini che hanno meravigliosamente ampliato l'Ordine in Inghilterra". Il Panfilo è il primo cronista che menziona questi nomi. Sfortunatamente è stato frainteso dagli scrittori posteriori. Egli dice soltanto che Alberto e Angelo erano contemporanei di Guglielmo Sengham, non che fossero suoi collaboratori in Inghilterra. Per il lavoro fatto in Inghilterra dà credito solo a Sengham, il primo nativo ad entrare nell'Ordine. Il Panfilo trovò il suo nome nel Catalogo degli Scrittori Britannici del Bale. Bale poi lo aveva preso dalle Collectanea sacrorum dogmatum di Tommaso Colby, frate Carmelitano e vescovo di Waterford in Irlanda, quando Giovanni Capgrave si preparava al sacerdozio (prima del 1400). Le Collectanea sono andate perdute, ma Bale ne conservò alcuni brani usandoli nelle citazioni. Egli racconta che i primi Agostiniani furono mandati in Inghilterra dal Priore Generale Lanfranco da Milano nel 1252: non è chiaro dal contesto se è Bale stesso che dà questa notizia o se la prende da Colby. In ogni caso, gli Agostiniani a cui si riferisce, sarebbero i frati di San Giovanni Bono, chiamati anche Zambonini. Una cronaca citata da Bale ci riferisce l'ulteriore informazione che al loro arrivo "avvenne una così grave pestilenza come non se ne era vista mai l'eguale prima di allora". I nuovi arrivati dovevano essere uomini impavidi: invece di ritirarsi davanti ad una malattia così spaventosa, rimasero e presero piede.

Naturalmente si può argomentare che il racconto di Bale contiene un dato errato. Forse l'avvenimento da lui narrato avvenne immediatamente dopo la Grande Unione nella quale Lanfranco fu eletto Priore Generale di tutto l'Ordine. Il racconto così sarebbe molto più semplice. Potremmo accettare l'idea che la vita degli Agostiniani in Inghilterra ha origine da un unico gruppo che vi arrivò nel 1249. Tuttavia il resoconto più semplice non sempre è il più corretto. Essendo Lanfranco pure Generale dei Zambonini nel 1252, avrebbe potuto mandare allora i suoi uomini in Inghilterra e così il resoconto di Bale potrebbe essere considerato esatto, fino a quando non si provasse che è falso.

Sembra essere più ragionevole sostenere che i vari resoconti sugli inizi degli Agostiniani in Inghilterra, lungi dal contraddirsi l'un l'altro, siano da riferirsi a gruppi distinti e separati che si fusero nella Grande Unione del 1256. Questo punto di vista armonizza i nostri dati inglesi con quello che sappiamo della storia pre-unione dell'Ordine in altri Paesi. Possiamo supporre che gli Agostiniani, accolti con piacere dal re nel 1249, fossero diversi dai Zambonini che arrivarono tre anni dopo: che entrambi i gruppi assimilarono alcuni eremi indipendenti che esistevano in Inghilterra prima del loro arrivo; e da ultimo, che tutti questi Agostiniani erano fra quelli unificatisi secondo i termini della bolla papale Licet Ecclesiae Catholicae del 1256.

Le nostre considerazioni ricevono un ulteriore supporto da una lettera autentica di papa Alessandro IV dell'anno 1255 nella quale il "Priore Generale degli Eremiti di Sant'Agostino in Francia e Inghilterra" viene esortato "a riformare" tutti gli Eremiti in questi due Paesi, cioè a riorganizzarli e unirli secondo le disposizioni del Concilio Lateranense IV e le altre disposizioni successive. Questo documento interessante non lascia dubbi sul fatto che il gruppo Toscano ebbe un ruolo dominante in Inghilterra come lo aveva avuto in Italia. Prova inoltre che i suoi membri si erano uniti con gli Agostiniani di Francia, probabilmente quelli della Provenza, dove si trovano le case più antiche dell'Ordine e dove comandava Beatrice di Savoia. Beatrice, la cui sorella Eleonora era la moglie di re Enrico III e simpatizzava grandemente con l'Ordine (F. ROTH, Annibaldi, 148 (IV, 14)).